(Teleborsa) – I canoni di locazione in Italia sono aumentati dell’1% a luglio, raggiungendo una media di 14,2 euro/m2, il valore più alto registrato da idealista dal 2012, anno della prima rilevazione. Secondo l’ultimo report sugli affitti pubblicato da idealista, portale immobiliare leader nello sviluppo tecnologico in Italia, l’aumento su base annua è del 11,2%.
Capoluoghi
A maggio, l’andamento dei prezzi nei principali centri italiani è stato contrastante: 37 capoluoghi hanno registrato un aumento dei canoni di locazione, mentre 40 hanno segnato dei ribassi e alcuni sono rimasti stabili rispetto ai prezzi di giugno (Ascoli Piceno, Matera, Pesaro, Brescia, Como, Taranto e Benevento). I maggiori incrementi mensili si sono verificati a Biella (6,5%) e Forlì (6,1%), seguite da Monza e Piacenza (entrambe 5,8%).
Anche i principali mercati dell’affitto hanno mostrato un andamento variabile: Palermo (2,8%), Bologna (2,1%), Firenze e Torino (entrambe 0,1%) sono in terreno positivo. Al contrario, Milano (-0,3%), Napoli (-0,4%) e Roma (-1,5%) hanno registrato cali. Le maggiori diminuzioni mensili si sono registrate a Grosseto (-8,5%), Arezzo (-7,8%) e Imperia (-5,8%).
Nonostante la leggera flessione mensile, Milano si conferma la città con i canoni di locazione più elevati in Italia, con una media di 23 euro/m2, seguita da Firenze (19,9 euro/m2) e Venezia (19,6 euro/m2). Seguono Bologna (17,5 euro/m2), Roma (16,2 euro/m2) e Napoli (15,2 euro/m2). Anche Como e Bolzano superano la media nazionale di 14,2 euro/m2 mensili, rispettivamente con 15 e 14,7 euro/m2. Al contrario, le città più convenienti per gli affittuari italiani sono Caltanissetta (4,7 euro/m2), Reggio Calabria (5,4 euro/m2) e Cosenza (5,7 euro/m2).
Province
I canoni di locazione sono aumentati in circa il 60% delle province analizzate, con Rimini (16,5%), Livorno (8,4%) e Belluno (8,3%) come mercati trainanti. Altri aumenti significativi, superiori al 5%, si sono verificati a Sassari (7,8%), Matera (7%), Potenza (6,3%), Crotone (5,5%), Cagliari (5,3%), Aosta (5,2%) e Salerno (5%), influenzati dalla scarsità di abitazioni, particolarmente evidente nei mesi estivi. Le aree provinciali delle principali città italiane hanno mostrato un andamento misto: leggera crescita a Roma (+0,2%), calo a Milano (-0,2%) e Napoli (-1,6%). Le province di Udine e Bolzano si distinguono per i ribassi a doppia cifra, con -12,9% e -10,6% rispettivamente.
Lucca è la provincia più cara per gli affittuari, con 32,1 euro mensili, seguita da Belluno (31,8 euro/m2). A seguire, in 16 macroaree le richieste dei proprietari superano la media nazionale di 14,2 euro/m2, con prezzi compresi tra i 24,9 euro/m2 di Rimini e i 14,2 euro/m2 di Massa-Carrara. In questo range si collocano anche Milano (22 euro/m2) e Roma (15,6 euro/m2). Nelle altre 85 province monitorate da idealista, i valori di affitto restano inferiori alla media nazionale, variando dai 13,7 euro/m2 di Imperia ai 5,2 euro/m2 di Caltanissetta, la provincia con i canoni di locazione più economici in Italia.
Regioni
Aumenti si registrano in 14 delle 20 regioni italiane, con incrementi superiori alla media dell’1% registrati a maggio in Basilicata (7,7%), Valle d’Aosta (5,2%), Emilia-Romagna (3%) e Liguria (1,3%). Al contrario, i prezzi calano in Friuli-Venezia Giulia (-4,1%), Trentino-Alto Adige (-3%), Molise (-2,5%), Calabria (-2,3%), Marche (-0,9%) e Campania (-0,7%). Nella graduatoria dei prezzi, la Valle d’Aosta guida con una media di 23 euro/m2. Seguono la Lombardia con 19,1 euro/m2 e la Toscana con 18,3 euro/m2. Lazio ed Emilia-Romagna superano la media italiana del 14,2%, entrambe con 14,7 euro/m2 mensili.
L’indice dei prezzi degli immobili idealista
Per la realizzazione dell’indice dei prezzi degli immobili di idealista vengono analizzati i prezzi di offerta basati sui metri quadri costruiti (a corpo) pubblicati dagli inserzionisti della piattaforma. Le inserzioni atipiche e le inserzioni con prezzi fuori mercato vengono eliminate dalle statistiche. Includiamo la tipologia di case unifamiliari (ville) e scartiamo immobili di qualsiasi tipologia che non hanno ottenuto interazioni da parte degli utenti per molto tempo. I dati finali vengono generati utilizzando la mediana di tutte le inserzioni valide in ciascun mercato.