(Teleborsa) – La formazione continua degli insegnanti è uno degli impegni presi dal Ministero dell’Istruzione e del Merito: è stato confermato durante la presentazione dell’atto di indirizzo in vista del rinnovo del CCNL Istruzione e Ricerca.
“Nel corso dell’incontro con le organizzazioni sindacali dello scorso 4 luglio – ha scritto la stampa specializzata riferendosi alla presentazione dell’atto di indirizzo del Ccnl 2022-24 – il ministro Giuseppe Valditara ha detto espressamente di volersi impegnare a trovare maggiori risorse per garantire la formazione continua del personale scolastico, perché un corpo insegnante costantemente aggiornato è essenziale per mantenere alta la qualità dell’istruzione. Il sistema, che andrà a sostituire quello del docente stabilmente incentivato, già messo da parte dopo soli 2 anni, prevede fondi aggiuntivi per la formazione, che partiranno da 14,6 milioni di euro nel 2023 per arrivare a 43,8 milioni annui dal 2026, con un’ulteriore iniezione di 50 milioni dai Programmi Operativi Complementari”.
Il sindacato Anief ricorda che già con l’approvazione delle 40 ore annue extra-didattiche, previste dal Ccnl 2019/21 per le attività funzionali all’insegnamento, tutte le altre unità orarie di formazione devono essere remunerate “con compensi, anche forfettari stabiliti in contrattazione integrativa”. Perchè, riporta ancora il Ccnl sottoscritto da quasi tutti i sindacati lo scorso 18 gennaio, “la formazione continua costituisce un diritto ed un dovere per il personale scolastico”.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “l’amministrazione scolastica ha l’obbligo morale e materiale per far avere finanziamenti specifici per la formazione degli insegnanti, ma anche del personale Ata. Perché se l’insegnante deve ad esempio prendere dei soldi per lo svolgimento di prestazioni particolari, come le ore in più per la formazione continua, bisogna creare un fondo apposito”.
“I contratti e gli accordi sottoscritti all’Aran devono avere un seguito, quindi è bene che il personale, anche precario, venga messo nelle condizioni di aggiornarsi professionalmente. Con la Legge di bilancio 2024 abbiamo chiesto, attraverso degli emendamenti suggeriti ai politici, delle risorse ad hoc; lo faremo – conclude il sindacalista Anief – anche con la prossima”.