(Teleborsa) – La Camera dei Deputati ha approvato oggi in via definitiva il Ddl di riforma dell’istruzione tecnico-professionale, che introduce il modello della filiera del 4+2.
“È una giornata importante: grazie al lavoro di squadra di tutta la maggioranza, oggi onoriamo un impegno preso con i nostri studenti e con il mondo del lavoro. Con la nuova filiera tecnico-professionale costruiamo un canale di istruzione di serie A, in grado di dare una solida formazione ai nostri ragazzi, secondo programmi fortemente innovativi, che assicureranno competenze teoriche e pratiche di qualità, anche grazie al contributo delle imprese. Il nostro obiettivo”, dichiara il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
“È un sistema di istruzione che, alla luce delle migliori esperienze europee, dia a ogni giovane gli strumenti per costruirsi, in base alle proprie inclinazioni, un solido futuro. E che al tempo stesso consenta al sistema produttivo di avere le professionalità necessarie per essere competitivo. Ad oggi la metà delle aziende fa fatica a coprire i posti disponibili, questa è la realtà. Un mismatch drammatico tra offerta e domanda di lavoro. Noi ce ne siamo fatti carico. Il maggior collegamento tra formazione e impresa”, prosegue Valditara, “è stato tra l’altro condiviso al recente G7 Istruzione di Trieste, riscuotendo un consenso unanime. E la risposta che è già arrivata dal Sud, con l’adesione alla sperimentazione dei percorsi quadriennali di istruzione e formazione tecnica e professionale, ci conferma la volontà di riscatto di tante realtà del nostro Mezzogiorno a cui questa riforma darà un’ulteriore leva per lo sviluppo”.
La riforma dell’istruzione tecnico-professionale introduce diverse novità significative. Gli studenti dei percorsi quadriennali potranno accedere direttamente agli ITS Academy, ottenendo un titolo di studio utile sia nel mondo del lavoro sia per l’iscrizione all’Università. Verranno istituiti nuovi “campus”, reti che collegheranno l’offerta didattica degli Istituti tecnici e professionali, degli ITS Academy e dei centri di formazione professionale.
Un altro punto centrale della riforma è l’aumento dell’interazione con il mondo del lavoro. Saranno coinvolti esperti provenienti dalle imprese per coprire competenze non presenti tra i docenti. Inoltre, verranno potenziati lo studio delle materie STEM e delle lingue, incluse la didattica laboratoriale e i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO).
Gli istituti avranno anche la possibilità di destinare quote orarie ad attività legate al territorio, mantenendo invariati gli organici dei docenti. Questo consentirà di potenziare lo studio delle discipline nel quadriennio, garantendo una formazione più completa e adattata alle esigenze locali.