(Teleborsa) – Nel 2023 sulle strade dell’UE sono circolare 249 milioni di auto, con un aumento dell’1,4% rispetto all’anno precedente. L’Italia ha il più alto numero di auto per 1.000 abitanti, mentre la Lettonia ha il più basso. È quanto emerge dall’ultima ricerca di Acea, l’associazione europea dei costruttori di auto. Come si legge si l’Agenzia stampa Energia Oltre, il paese che ha registrato la crescita più elevata è stata la Croazia (+4,3%) mentre le auto a ricarica elettrica continuano a crescere, passando dal 2,2% al 3,9% nel 2023.
LA SITUAZIONE DI FURGONI, AUTOCARRI E AUTOBUS – Sulle strade dell’Ue circolano, inoltre, circa 30,1 milioni di furgoni, con un aumento dell’1,7%, di cui l’1,3% a ricarica elettrica. Metà di loro è concentrata in tre paesi, vale a dire Francia (6,5 mln), Italia (4,5 mln) e Spagna (4 mln).
Sono invece 6 milioni gli autocarri che circolano attualmente sulle strade dell’Ue, con un aumento dello 0,8% e lo 0,1% di veicoli a ricarica elettrica.?Anche qui quasi la metà di questi si trova in tre Paesi: Italia (978.039), Germania (977.673) e Polonia (832.294).
Attualmente sulle strade dell’Ue circolano circa 680.000 autobus, con un aumento dello 0,9% e un 3% di veicoli a ricarica elettrica. Di questi più della metà in Italia (100.078), Francia (93.928), Germania (84.628) e Polonia (81.754). I modelli elettrici a batteria comprendono oltre il 10% degli autobus in quattro Paesi dell’Ue (Danimarca, Irlanda, Lussemburgo e Paesi Bassi).
PARCO AUTO SEMPRE PIU’ VECCHIO: 12,5 ANNI LA MEDIA – Passando alla vetustà del parco auto, quello europeo si attesta in media sui 12,5 anni. La Grecia ha il parco auto più vecchio (17,5 anni) e il Lussemburgo il più recente (8 anni). L’età media dei veicoli commerciali leggeri nell’Ue è di 12,7 anni. Tra i quattro principali mercati europei, l’Italia ha il parco furgoni più vecchio (14,8 anni), seguita da vicino dalla Spagna (14,4 anni).
ETA’ MEDIA AUTOCARRI A 14,1 ANNI – Gli autocarri hanno in media 14,1 anni con la Grecia che ha il primato del parco più vecchio (22,6 anni), mentre i più recenti si trovano in Austria (6,8 anni) e Lussemburgo (7,5 anni). Discorso simile per gli autobus che registrano in media 12,2 anni. Gli autobus greci sono i più vecchi della regione (17,6 anni), seguiti da vicino dalla Romania (17,5 anni). Solo sette Paesi dell’UE hanno una flotta di autobus meno di 10 anni. Nonostante il forte aumento delle vendite registrato negli ultimi anni, le auto a ricarica elettrica (elettriche a batteria e ibride plug-in) rappresentano ancora solo il 3,9% del parco auto totale dell’UE. Nell’UE, solo quattro Paesi hanno una quota di auto elettriche a batteria superiore al 4%. I veicoli commerciali leggeri alimentati a diesel sono rimasti dominanti nell’UE, con il 90,5% della flotta alimentata a diesel e solo l’1,1% dei furgoni a batteria elettrica. Il 96,4% di tutti gli autocarri nell’Ue è alimentato a diesel, mentre la benzina alimenta lo 0,6% della flotta. Solo lo 0,1% degli autocarri in circolazione nell’UE è dotato di un sistema di propulsione a emissioni zero. Gli autobus diesel rappresentano l’89,2% della flotta europea, con solo il 2,5% di veicoli elettrici a batteria e il 2,2% di autobus ibridi. Tuttavia, quote significative di autobus elettrici si trovano nei Paesi Bassi.
ACEA: L’EUROPA HA BISOGNO DI UN’AMPIA SERIE DI CONDIZIONI FAVOREVOLI, COME LE INFRASTRUTTURE DI RICARICA E GLI INCENTIVI FISCALI E ALL’ACQUISTO, PER STIMOLARE LA DOMANDA DI NUOVI MODELLI – “Il rapporto dimostra che, sebbene gli obiettivi legislativi possano contribuire a orientare il cambiamento, si tratta solo di una piccola parte del puzzle, ovvero la decarbonizzazione del trasporto stradale. L’Europa ha bisogno di un’ampia serie di condizioni favorevoli, come le infrastrutture di ricarica e gli incentivi fiscali e all’acquisto, per stimolare la domanda di nuovi modelli e rifornire le strade europee con i modelli più puliti ed ecologici”, ha sottolineato Acea nel report.
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