(Teleborsa) – Il mese di maggio conferma la crescita per il mercato delle auto usate (con dati in attesa di consolidamento): +4,4% nel mese a 462.030 trasferimenti di proprietà rispetto ai 442.640 del 2023, un livello inferiore del 3,1% rispetto al 2019. I trasferimenti netti aumentano del 3,4% e le minivolture del 5,7%. Nei primi 5 mesi la crescita si attesta a +9,6% con 2.298.830 passaggi complessivi rispetto ai 2.096.907 di gennaio-maggio 2023. È quanto rileva l‘Unrae nel report relativo a maggio 2024.
Nel mese di maggio il diesel ricopre sempre la prima posizione fra le motorizzazioni preferite nel mercato dell’usato, ma perde 2,8 punti con il 45,4% di quota (al 45,5% nei 5 mesi); al secondo posto il motore a benzina al 38,2% (-0,3 p.p. e al 38,8% nel cumulato).
Le ibride occupano la terza posizione con il 7,7% (7,1% nel cumulato), segue il Gpl (al 4,9% nel mese e nei 5 mesi). Il metano si posiziona al 2,2% in maggio e in gennaio-maggio, mentre i trasferimenti netti di auto BEV e plug-in pesano rispettivamente lo 0,7% e l’1,0% del totale (0,7% e 0,9% nel cumulato).
Il quadro dei trasferimenti per contraente si conferma stabile, con variazioni di quota di pochi decimi di punto: in leggero recupero gli scambi tra privati/aziende, che rimangono largamente predominanti e in maggio rappresentano il 55,6% di tutti i passaggi di proprietà (56,3% nel cumulato). Cedono leggermente quelli da operatore a cliente finale, al 39,8% nel mese (39,4% in gennaio-maggio). In crescita gli scambi provenienti da Km0 (3,8%), mentre cedono quelli provenienti dal noleggio (0,9% complessivo nel mese e 0,8% nei 5 mesi).
L’analisi per regione conferma in maggio l’immutabile leadership della Lombardia con il 16,0% dei trasferimenti (+0,1 punti), seguita dal Lazio al 9,7% (-0,5 punti) e dalla Campania al 9,3% di quota (+0,4 punti).
In maggio scende di 1,7 punti la quota dei trasferimenti netti di vetture con oltre 10 anni di anzianità, che coprono comunque quasi la metà del mercato, con il 47,9% (48,5% nei 5 mesi). Sale al 17,0% la quota delle auto da 6 a 10 anni (16,7% nel cumulato) e cresce di 0,9 punti quella delle auto da 1 a 2 anni (al 4,4% in maggio e 4,1% in gennaio-maggio). Guadagna appena 1 decimale la quota delle
vetture da 2 a 4 anni (12,1% nel mese e 11,3% nei 5 mesi) e quella delle auto più fresche da 0 a 1 anno (al 6,7% nel mese e 6,6% nel cumulato). In calo di mezzo punto la quota delle auto da 4 a 6 anni (al 12,0% nel mese e 12,7% nel cumulato).
Sul fronte delle minivolture, in maggio cede 5,3 punti la quota dei privati o altre società che permutano la propria vettura, che scende al 55,5% (57,5% nei 5 mesi), mentre guadagna 2,6 punti la quota dei ritiri di autovetture da parte degli operatori, al 29,3% (27,6% nel cumulato). In crescita di 1,1 punti le auto provenienti dal noleggio a lungo termine (al 10,5% e 10,0% nei 5 mesi), e di 0,9 punti quelle provenienti dal breve termine (al 2,7%, 2,8% in gennaio-maggio), in aumento al 2,1% quelle provenienti da Km0 (stessa quota del cumulato).
In maggio le minivolture di auto diesel perdono 4,8 punti, al 48,5% (49,5% nei 5 mesi), mentre il benzina guadagna 0,4 punti, al 31,8% (31,7% nel cumulato). In contrazione il metano (al 2,0%), a fronte di una stabilità del Gpl (al 5,0%). In crescita le minivolture di auto ibride: 9,8% di share nel mese (8,9% nei 5 mesi). Le plug-in e le auto BEV si posizionano rispettivamente all’1,5% e 1,3%.
Anche fra le minivolture si contrae la quota delle autovetture con più di 10 anni, al 36,2% del totale (37,5% nei 5 mesi). In crescita, invece, le fasce di anzianità da 6 a 10 anni (20,0% nel mese e 19,9% nel cumulato), quella da 2 a 4 anni (16,6% in maggio e 15,4% nel cumulato), quella da 1 a 2 anni (7,2% nel mese e 5,3% in gennaio-maggio) e quella da 0 a 1 anno (6,2% e 7,0% nei 5 mesi). In calo di quasi 1 punto solo la fascia di anzianità da 4 a 6 anni (13,9% in maggio e 14,8% in gennaio-maggio)