(Teleborsa) – Accordo al vertice di maggioranza della scorsa settimana sul tema balneari dopo il negoziato condotto dal ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, con la Commissione europea. L’obbligo di avviare le gare sarà entro giugno 2027 con la proroghe delle attuali concessioni che saranno quindi prorogate al 30 settembre dello stesso anno. Sarà però possibile per i Comuni anticipare i bandi se lo vorranno fare. La nuova soluzione dovrebbe ora arrivare in consiglio dei ministri all’interno del decreto legge salva-infrazioni.
La bozza di documento include indennizzi ma fissa alcuni paletti: saranno calcolati sul valore dei beni ammortizzabili e non ancora ammortizzati e sull’equa remunerazione degli investimenti (a esito di una perizia asseverata) limitata però agli ultimi cinque anni. Esclusa ogni tipo di prelazione per i concessionari uscenti mentre il termine di settembre 2027 potrà essere allungato ulteriormente fino al 31 marzo 2028 ma solo per ragioni oggettive di difficoltà nell’esecuzione delle gare. Resta comunque l’obbligo di bandire le gare entro il 30 giugno 2027.
Sempre in base alla bozza le nuove concessioni avranno una durata da 5 a 20 anni. In capo al Comune c’è la responsabilità di comunicare eventuali mancanze nella suddivisione in lotti oltre che il numero massimo di quelli aggiudicabili a un solo offerente. Quest’ultima clausola dovrebbe tutelare le microimprese.