(Teleborsa) – Ci sono anche gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’agenda Onu 2030 tra le priorità inserite dalla Banca d’Italia nel suo aggiornamento di metà ciclo del piano strategico 2023-2025 che comprende cinque obiettivi, articolati a loro volta in diciassette piani di azione. Spazio anche per i temi dell’Euro digitale e Intelligenza artificiale. Nel dettaglio, l’istituto agirà per un sistema finanziario stabile e sicuro, si impegnerà per l’innovazione economica e finanziaria nel Paese e in Europa, per la tutela dei clienti dei servizi bancari e finanziari e il dialogo con l’esterno. Nel piano è incluso anche l’impegno della banca per la sfida insita nella transizione energetica e ambientale e per una banca inclusiva, efficiente e capace di innovare.
La Banca d’Italia punta quindi alla costituzione dell’unità Euro digitale e conta di “partecipare in prima linea ai lavori in ambito BCE sulla possibile introduzione dell’euro digitale, anche promuovendo le soluzioni tecnologiche offerte dalla stessa”.
“La Banca d’Italia continua a lavorare per rafforzare il sistema finanziario, per accrescerne la capacità di affrontare i rischi che possono emergere dalla transizione digitale, in una fase dominata dall’innovazione tecnologica. Nell’esercizio delle nostre funzioni, operiamo per promuovere la transizione energetica e ambientale, ponendo le condizioni per la digitalizzazione dei processi aziendali e dei servizi resi alla collettività. Siamo convinti della necessità di valorizzare il ruolo della Banca sul territorio e di dover riservare particolare attenzione allo sviluppo del nostro capitale più importante: le persone, le loro competenze e conoscenze e la loro dedizione al lavoro”. Così il Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, nell’introduzione al documento di 33 pagine.
“Esempi concreti di questo cambiamento sono rappresentati dalla costituzione dell’Unità Euro digitale e dall’approfondimento delle tecniche di intelligenza artificiale generativa – ha aggiunto –. Sfide, queste ultime, che richiedono professionalità, impegno e determinazione, ma anche una riflessione critica, soprattutto sui profili etici“.
“Le priorità strategiche delineate nel Piano – ha proseguito Panetta – ispirano una cultura organizzativa che mira a rafforzare il senso di appartenenza e a valorizzare la collaborazione, l’apprendimento continuo e l’assunzione consapevole dei rischi. È fondamentale che l’intera compagine aziendale sia motivata a contribuire attivamente con le idee e con l’impegno a conseguire gli ambiziosi obiettivi del Piano strategico”.