(Teleborsa) – Nel secondo trimestre del 2024, le aspettative delle imprese sulla situazione economica sono lievemente peggiorate, pur rimanendo superiore ai due terzi la quota delle imprese che ritengono che le condizioni siano rimaste stabili. La dinamica della domanda è ancora positiva nei servizi e nelle costruzioni, ma si conferma sfavorevole nell’industria in senso stretto. Lo rivela l’ultima indagine condotta da Bankitalia tra il 20 maggio e il 10 giugno 2024 presso le imprese italiane dell’industria e dei servizi con almeno 50 addetti.
Dall’indagine emerge che la differenza tra la quota di imprese che hanno segnalato un aumento delle vendite nel secondo trimestre del 2024 e quella di coloro che ne hanno riportato una diminuzione è rimasta appena positiva (3 punti percentuali). Il saldo è stato ampiamente positivo per le imprese delle costruzioni e dei servizi (rispettivamente per 31 e 10 punti percentuali), negativo per quelle industriali (-8 punti).
Le prospettive sulle vendite del terzo trimestre sono positive, in particolare nei servizi e nelle costruzioni, ma nell’industria il
saldo tra aspettative di crescita e di contrazione si è ridotto di quasi 5 punti rispetto a tre mesi prima. Le attese sulle esportazioni nel terzo trimestre ne prefigurano un aumento.
L’occupazione dovrebbe continuare a crescere in tutti i settori. Sono rimaste stabili sia la quota di aziende che prevedono di espandere il numero di addetti nei successivi tre mesi (27 per cento), sia quella delle imprese che ne prefigurano una riduzione (8 per cento). In linea con le precedenti rilevazioni, circa due terzi delle imprese si attendono di aumentare le retribuzioni orarie dei propri dipendenti nei prossimi 12 mesi; il 61 per cento di queste aziende pianifica incrementi inferiori a 2 punti percentuali, il 25 per cento incrementi compresi tra 2 e 4 punti.
I giudizi sulle condizioni di accesso al credito sono di sostanziale stabilità, interrompendo la fase di irrigidimento in atto dal 2021. I giudizi sulle condizioni per investire, invece, si sono confermati sui valori negativi della scorsa rilevazione (-6,5 punti percentuali da -7,5). Il saldo tra previsioni di aumento e di riduzione della spesa per investimenti nel complesso del 2024 è rimasto comunque positivo, ma si è nettamente ridotto nella manifattura.
Le aspettative sull’inflazione sono pressoché stabili rispetto al trimestre precedente, pari all’1,4 per cento sugli orizzonti temporali fino a 3 anni. I prezzi praticati dalle imprese hanno ulteriormente rallentato e si è ridotta la loro variazione attesa nei prossimi 12 mesi. e. I principali fattori che influenzano la variazione attesa dei prezzi sono gli andamenti dei corsi delle materie prime e del costo del lavoro.