(Teleborsa) – Nel suo discorso di apertura in audizione sull’euro digitale, davanti alla Commissione degli Affari Economici e Monetari (ECON) del Parlamento Europeo a Bruxelles, Piero Cipollone, membro del Comitato esecutivo della Banca Centrale Europea (BCE), si è concentrato su due aspetti che rivestono un’importanza fondamentale per il futuro dell’euro digitale: resilienza e inclusione.
In quanto forma digitale di contante emesso dalla Banca centrale europea, “l’euro digitale affiancherà il contante in forma fisica, che resta fondamentale per la resilienza e l’inclusione”, evidenzia Cipollone, che aggiunge “Con l’euro digitale tutti i cittadini europei avranno a disposizione in ogni momento un mezzo di pagamento digitale gratuito e universalmente accettato, anche in caso di interruzione di servizi essenziali“.
In un contesto in cui il contante fisico viene usato sempre meno, “l’euro digitale può avere un impatto significativo. Non soltanto come innovazione tecnologica, ma come bene pubblico che accresce la resilienza dell’Europa“.
“L’euro digitale sosterrebbe di fatto la continuità operativa in tempi di crisi – spiega Cipollone – fornendo ulteriori infrastrutture di pagamento in aggiunta alle soluzioni private esistenti. In altre parole, grazie alla disponibilità di opzioni di pagamento alternative, accresceremmo la resilienza assicurando la presenza costante nel sistema di capacità inutilizzata”.
In primo luogo, “l’infrastruttura tecnica per l’elaborazione delle operazioni sarà distribuita in almeno tre regioni diverse, ciascuna dotata di più server. In caso di disastri o attacchi cibernetici regionali, tale sistema consentirà di reindirizzare automaticamente i pagamenti, assicurandone la continuità”.
In secondo luogo, “la BCE svilupperà un’apposita app per l’euro digitale disponibile a tutti, mediante la quale gli utenti potranno passare con facilità da un fornitore di servizi di pagamento in euro digitali a un altro. In circostanze normali, la possibilità di tale alternativa consentirà flessibilità. Ma in caso di attacco cibernetico a uno o più fornitori garantirebbe la continuità”.
In terzo luogo, “la funzionalità offline consentirà di realizzare un ulteriore livello di sicurezza. Sarebbe infatti possibile effettuare pagamenti anche se venisse meno la connessione a Internet o non si potesse accedere al contante, ad esempio in caso di blackout o catastrofe naturale2.
L’inclusione è un altro aspetto fondamentale. Essa, sottolinea Cipollone, “deve tradursi in misure concrete per abbattere le barriere che le persone incontrano nella loro vita quotidiana, come sottolineato anche dalle unioni dei consumatori a livello europeo”. Si tratta di ostacoli reali, quali il fatto di non possedere uno smartphone, la limitata alfabetizzazione digitale, o interfacce utente non progettate nell’ottica dell’accessibilità come nel caso di non vendenti o sordi.
Per garantire l’inclusività dell’euro digitale la BCE sta lavorando in due direzioni. Da un lato, il ricorso alla tecnologica per minimizzare le barriere all’ingresso e superare altre criticità, con caratteristiche specifiche che saranno supportate dall’app per l’euro digitale della BCE. Dall’altro, l’assistenza alla clientela a livello nazionale.
“Lo scorso marzo i leader dell’area dell’euro hanno esortato a far procedere più speditamente i lavori sull’euro digitale, in particolare per ‘sostenere un sistema europeo di pagamento competitivo e resiliente e contribuire alla sicurezza economica dell’Europa’. Progressi nell’iter legislativo ci consentiranno di avanzare in parallelo e di indicare ai cittadini europei tempi chiari e precisi entro i quali potersi attendere che l’euro digitale diventi realtà, assicurando facile accesso a un mezzo di pagamento resiliente, in grado di tutelare la sicurezza economica dell’Europa“, ha concluso Cipollone.