(Teleborsa) – Dall’instaurazione delle relazioni diplomatiche tra Cina e Stati Uniti 46 anni fa, il volume degli scambi commerciali tra Cina e Stati Uniti è balzato da meno di 2,5 miliardi di dollari nel 1979 a quasi 688,3 miliardi di dollari nel 2024. Tuttavia, negli ultimi anni, “l’ascesa dell’unilateralismo e del protezionismo statunitense ha seriamente interferito con la normale cooperazione economica e commerciale tra Cina e Stati Uniti”. Lo si legge in nel libro bianco intitolato “Posizione della Cina su alcune questioni relative alle relazioni economiche e commerciali tra Cina e Stati Uniti” pubblicato questa mattina dal Consiglio di Stato della Repubblica Popolare Cinese.
A partire dalle tensioni economiche e commerciali tra Cina e Stati Uniti del 2018, gli Stati Uniti hanno imposto tariffe elevate su prodotti cinesi esportati negli Stati Uniti per un valore di oltre 500 miliardi di dollari e hanno continuato a introdurre politiche volte a contenere e reprimere la Cina. La Cina “non ha altra scelta che adottare contromisure energiche e difendere con fermezza i propri interessi nazionali”, viene sottolineato. Allo stesso tempo, la Cina “ha sempre aderito alla posizione fondamentale di risoluzione delle controversie attraverso il dialogo e la consultazione, ha condotto numerosi cicli di consultazioni economiche e commerciali con gli Stati Uniti e ha lavorato duramente per stabilizzare le relazioni economiche e commerciali bilaterali”.
Le recenti misure dell’amministrazione USA, che utilizzano i dazi come minaccia e coercizione, “sono un errore dopo l’altro e mettono ancora una volta a nudo il tipico unilateralismo e la natura prepotente degli Stati Uniti”, dice Pechino. “Esse non solo violano le leggi dell’economia di mercato, ma sono anche contrarie al multilateralismo e avranno un grave impatto sulle relazioni economiche e commerciali tra Cina e Stati Uniti – viene aggiunto – La Cina ha adottato le contromisure necessarie nel rispetto dei principi fondamentali del diritto internazionale, delle leggi e dei regolamenti”.
Nel Libro Bianco si afferma che “non ci sono vincitori in una guerra commerciale e non c’è via d’uscita per il protezionismo. Il successo della Cina e degli Stati Uniti rappresenterà un’opportunità piuttosto che una minaccia reciproca. Ci auguriamo che gli Stati Uniti e la Cina si incontrino a metà strada, seguano la direzione indicata nell’appello tra i due capi di Stato, sostengano i principi del rispetto reciproco, della coesistenza pacifica e della cooperazione reciprocamente vantaggiosa, risolvano le reciproche preoccupazioni attraverso un dialogo e una consultazione paritari e promuovano congiuntamente uno sviluppo sano, stabile e sostenibile delle relazioni economiche e commerciali tra Cina e Stati Uniti”.
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