(Teleborsa) – “Il nuovo Decreto Correttivo al Codice della Crisi recepisce alcune modifiche che interessano l’Albo nazionale e che la nostra associazione aveva suggerito sin dal gennaio 2023 in tema di abolizione del tirocinio e razionalizzazione degli obblighi formativi iniziali e aggiornamento biennale”. Lo afferma Francesco Cataldi, presidente dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili. “Pur con qualche evitabile ritardo da parte del Legislatore, le richieste sono state accolte, compreso il riconoscimento dell’attività di attestatore fra le esperienze utili alla prima iscrizione in sostituzione del tirocinio. È un risultato importante che dimostra la bontà delle richieste avanzate nel tempo e l’utilità della sinergia innescatasi fra interlocutori sindacali e istituzionali di categoria. L’invito a porre maggiore attenzione sulla tematica degli Albi professionali era stato rivolto, infatti, direttamente al Consiglio nazionale dei commercialisti, cui va dato atto di avere interloquito con il governo affinché tali richieste potessero essere accolte nel Correttivo“.
Enrico Lombardo, consigliere dell’UNGDCEC, sottolinea: “Proprio in tema di formazione, nel gennaio 2023 l’Unione aveva chiesto una maggiore autonomia della categoria nella erogazione della formazione necessaria per l’iscrizione all’Albo e il mantenimento dei requisiti in sede di aggiornamento biennale. Le modifiche apportate con il Correttivo, che prevedono ora la partecipazione a corsi e convegni organizzati dagli Ordini e/o dalle Università o, comunque, in collaborazione con gli stessi, sembrano superare le asfittiche interpretazioni burocratiche dell’ultimo anno che non pochi disagi hanno arrecato ai colleghi, riaffermando il diritto dell’iscritto di scegliere la formazione ritenuta più interessante purché rispettosa delle indicazioni fornite nelle Linee Guida della Scuola Superiore della Magistratura”.
E ancora, nel febbraio 2023, spiega Lombardo, “l’Unione aveva duramente criticato i chiarimenti forniti dal ministero della Giustizia, riuscendo a stimolare la Raccomandazione G/452/27/1 e 5, approvata poi dal Parlamento, per impegnare il governo a valutare la possibilità di uniformare il regime delle deroghe per i soli professionisti ordinistici, a quelle già previste per l’iscrizione al Registro degli organismi di composizione della crisi da sovraindebitamento. L’auspicio è che, da domani, si lavori per superare le ulteriori criticità che ancora affliggono la disciplina della crisi di impresa e dell’insolvenza”.
Di Codice della crisi si è discusso nel corso del webinar dal titolo “Crisi e insolvenza alle porte di un nuovo correttivo“, organizzato dall’Unione mercoledì 24 luglio insieme a Fondazione Centro Studi UNGDCEC.