(Teleborsa) – “Sul disegno di legge delega di riforma dell’Ordinamento professionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili è in atto una vera e propria campagna di disinformazione messa in campo da alcuni Ordini che rappresentano una minoranza della nostra categoria, affidandosi ad argomentazioni pretestuose e del tutto infondate, ignorando il lungo processo democratico di cui quella stessa riforma è figlia”. È quanto afferma il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio.
“E allora facciamo chiarezza: 86 ordini territoriali, la maggioranza assoluta delle associazioni di categoria e la stessa Cassa di previdenza dei dottori commercialisti hanno ribadito il pieno sostegno alla riforma e la necessità che essa venga approvata. Numeri che non lasciano dubbi sulla volontà di far proseguire un percorso riformatore atteso da tempo e unanimemente vissuto come estremamente necessario per il futuro della professione, nella consapevolezza che il testo potrà ovviamente essere comunque emendabile e migliorabile nel corso dell’iter parlamentare”.
Nei mesi scorsi, 86 ordini territoriali della categoria, che rappresentano la maggioranza assoluta degli iscritti, avevano denunciato, in una missiva inviata al Consiglio nazionale, “azioni portate avanti da alcuni esponenti della categoria finalizzate a bloccare il percorso di riforma del nostro ordinamento professionale” e avevano ricordato come “abbiamo discusso per oltre un anno, punto per punto, le variazioni da apportare al D.lgs. 139/2005, coinvolgendo tutte le realtà della nostra professione. Al termine di questo percorso, il Consiglio nazionale ha approvato un testo che affronta tutti gli aspetti più significativi della nostra attività professionale e nel quale sono state accolte molte osservazioni provenienti dagli Ordini locali. Un testo atteso da troppo tempo e attraverso il quale può essere restituito ai nostri giovani entusiasmo verso la professione, in particolare in questo periodo di profondi cambiamenti”. “Fermarsi adesso – concludevano –, ad un passo dall’avvio dell’iter della riforma, sarebbe davvero irresponsabile e miope e arrecherebbe un danno ai centoventimila commercialisti che ogni giorno lavorano al fianco di Istituzioni, cittadini e imprese e che hanno bisogno di una professione più al passo con un contesto socioeconomico in costante, tumultuosa trasformazione”.
“A fronte di una reiterata azione disinformativa – prosegue de Nuccio –, alla presa di posizione degli 86 ordini territoriali si sono aggiunte in queste settimane e in questi giorni ulteriori manifestazioni di sostegno: quelle della maggioranza assoluta delle associazioni di categoria e quella della Cassa di previdenza dei dottori commercialisti. Tutti, pur con sfumature diverse, hanno ribadito il pieno appoggio alla riforma e la necessità di non privare la professione di questo storico passaggio modernizzatore”.
Questo l’elenco degli 86 Ordini che si sono espressi a sostegno della riforma: Agrigento, Ancona, Aosta, Ascoli Piceno, Barcellona Pozzo Di Gotto, Bari, Belluno, Benevento, Bergamo, Bologna, Bolzano, Brindisi, Busto Arsizio, Caltagirone, Caltanissetta, Caserta, Cassino, Castrovillari, Catanzaro, Como, Cosenza, Crotone, Enna, Fermo, Ferrara, Forlì, Gela, Genova, Gorizia, Grosseto, Lamezia Terme, Lanciano, Lecce, Lecco, Locri, Lucca, Macerata e Camerino, Mantova, Marsala, Massa Carrara, Matera, Messina, Modena, Monza,
Napoli, Napoli Nord, Nocera Inferiore, Nola, Novara, Padova, Palermo, Palmi, Paola, Parma, Patti, Perugia, Pesaro-Urbino, Pescara, Piacenza, Pisa, Pordenone, Prato, Ragusa, Ravenna, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Rieti, Rimini, Rovigo, Siracusa, Torre Annunziata, Trani, Trapani, Treviso, Trieste, Udine, Varese, Vasto, Velletri, Venezia, Verbania, Vercelli, Verona, Vibo Valentia, Vicenza, Viterbo.