(Teleborsa) – Nel 2023 il deficit t dell’Italia è risultato pari al 7,2% del PIL, in diminuzione rispetto all’8,1% del 2022. E’ quanto emerge dall’ultimo aggiornamento dell‘Istat, secondo cui l’indebitamento netto delle AP si è attestato a –152,7 miliardi di euro, risultando in diminuzione di 8,8 miliardi rispetto ai -161,5 miliardi di euro del 2022.
Il saldo primario (indebitamento netto al netto della spesa per interessi) è risultato pari al -3,5% del PIL, con un miglioramento di circa 0,5 punti percentuali rispetto al 2022. La spesa per interessi che, secondo le attuali regole di contabilizzazione, non comprende l’impatto delle operazioni di swap, è stata pari al 3,7% del PIL, mostrando una decrescita di -0,4 punti percentuali rispetto al 2022.
I dati del debito sono quelli pubblicati dalla Banca d’Italia. A fine 2023, il debito pubblico, misurato al lordo delle passività connesse con gli interventi di sostegno finanziario in favore di Stati Membri dell’Eurozona, era pari a 2.868,411 miliardi di euro ovvero al 134,8% del PIL. Rispetto al 2022 il rapporto tra il debito delle AP e il PIL è diminuito di 3,5 punti percentuali.
Frattanto, anche l‘Eurostat ha pubblicato i dati aggregati su deficit e debito degli Stati Membri. Guardando al deficit aggregato dell’Euro Area si è registrato nel 2023 un aumento al 3,6% dal 3,5% del 2022, mentre in UE si evidenzia un aumento al 3,5% dal 3,2% dell’anno precedente. Nel 2023 tutti gli Stati membri, ad eccezione di Danimarca (+3,3%), Cipro (+2,0%), Irlanda (+1,5%) e Portogallo (+1,2%), hanno segnalato un disavanzo. I disavanzi più elevati sono stati registrati in Italia (-7,2%), Ungheria (-6,7%) e Romania (-6,5%), mentre ben dieci Stati membri presentavano deficit superiori al 3% del PIL.
Quanotot al debito, per l’Area Euro si registra un calo all’87,4% dall’89,5% precedente, mentre per l’Unione europea allargata si evidenzia un calo all’80,5% dall’82,5% del 2022. I rapporti più bassi di debito/PIL sono stati registrati in Estonia (20,2%), Bulgaria (22,9%), Lussemburgo (25,5%), Svezia (31,5%), Danimarca (33,6%) e Lituania (37,3%). Tredici Stati membri avevano un rapporto debito pubblico/PIL superiore al 60% del PIL, con i più alti registrati in Grecia (163,9%), Italia (134,8%), Francia (109,9%), Spagna (105,1%) e Belgio (103,1%).