(Teleborsa) – I giovani commercialisti si propongono come elemento chiave della professione che oggi deve focalizzarsi su innovazione ed esperienza. E’ quanto affermato da Francesco Cataldi, presidente dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, aprendo a Piacenza il b.
“Nel contesto economico attuale, le operazioni straordinarie rappresentano una leva cruciale per rafforzare la competitività delle aziende. – ha sottolineato Cataldi – I giovani commercialisti, con la loro preparazione tecnica e apertura verso l’innovazione, sono pronti a rispondere alle sfide del mercato. Tuttavia, per garantire un supporto adeguato alle imprese, è necessario affiancare questa energia all’esperienza maturata sul campo”.
Cataldi ha poi sottolineato l’importanza di mettere i giovani al centro della professione. “Siamo il presente, non il futuro”, ha dichiarato il numero uno dell’associazione, evidenziando l’urgenza di promuovere politiche che valorizzino l’innovazione e garantiscano standard qualitativi sempre più elevati.
Cataldi ha anche lanciato un appello ai vertici della professione, chiedendo “un maggiore sostegno rispetto alla presenza dei giovani nei Consigli, attraverso l’introduzione di una quota generazionale per favorire un rinnovamento della leadership”.
Al centro del dibattito, anche la riforma del d.lgs. 139/05 perché “adattare la professione alle trasformazioni economiche degli ultimi 20 anni è una necessità”.
Fra le nuove sfide per la professione sono state individuate l’automazione e l’intelligenza artificiale, ma anche la necessità di una remunerazione equa per i giovani professionisti, che spesso non percepiscono compensi in linea con le responsabilità assunte.
In chiusura un appello all’unità della categoria: “Cambiamo mentalità e guardiamo insieme al futuro. Solo così costruiremo una professione forte e inclusiva”.