(Teleborsa) – Via libera degli stati membri dell’Onu ad un trattato contro la criminalità informatica. Si tratta del primo testo del genere approvato dalle Nazioni Unite nonostante la forte opposizione degli attivisti per i diritti umani che avevano messo in guardia da uno strumento di sorveglianza globale.
Al termine di tre anni di negoziati e la sessione finale di due settimane a New York, i membri hanno approvato la Convenzione delle Nazioni Unite sulla criminalità informatica per consenso, da sottoporre ora all’Assemblea generale per l’adozione formale.
Nel dettaglio: il nuovo trattato entrerà in vigore una volta ratificato da 40 Paesi membri e mira a “prevenire e combattere la criminalità informatica in modo più efficiente ed efficace”, in particolare per quanto riguarda le immagini di abusi sessuali su minori e il riciclaggio di denaro. Non mancano però i detrattori – una alleanza di attivisti per i diritti umani e grandi aziende tecnologiche – che denunciando il raggio d’azione troppo ampio, sostengono che potrebbe equivalere a un trattato di “sorveglianza” globale.