(Teleborsa) – Prende forma l’ipotesi di un maxi fondo comune per la difesa, che riunisca Unione Europea e Regno Unito, per dare una risposta unitaria del Continente alla questione Ucraina ed alla sua difesa contro l’aggressione della Russia.
Del fondo comune aveva scritto il Financial Times, ma il primo ministro polacco Donald Tusk, dopo il bilaterale con il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, ha confermato che domenica si terrà a Londra una riunione di alcuni leader europei per la messa a punto di piani per la difesa.
“Sono convinto che l’Unione Europea sarà veramente unita sulla questione dell’Ucraina. E che il 6 marzo rafforzeremo l’Ucraina nella sua difesa contro la Russia e la indeboliremo”, ha dichiarato Tusk, alludendo anche alla crescente importanza del finanziamento della difesa ed al possibile utilizzo dei beni congelati alla Russia.
Dal canto suo il Presidente del Consiglio europeo Antonio Costa ha annunciato, in un post su X, che sta organizzando per domani mattina una videoconferenza, in vista del Consiglio europeo straordinario del 6 marzo, anche per ascoltare il resoconto del Presidente Emmanuel Macron in merito alla sua recente visita a Washington.
Il premier britannico Keir Starmer, intervenendo dinanzi al Parlamento britannico, ha anticipato che, nell’incontro di giovedì con il Presidente americano Donald Trump, a Washington, intende affrontare il tema dell’unità fra alleati sul dossier ucraino e sulle minacce della Russia. Stamer ha chiarito di considerare a NATO “un pilastro”, al pari della sicurezza in Europa, e di non voler scegliere fra l’alleanza con gli USA e gli alleati europei.
Il Premier britannico ha poi annunciato una revisione delle spese per la difesa, che dovrebbero raggiungere il 2,5% del PIL dal 2027 ed aumentare progressivamente negli anni successivi fino al 2,6% del PIL, mentre l’obiettivo della prossima legislatura oltre il 2029 è quello di toccare il 3% del PIL.
Dal canto suo Mosca ha aperto a possibili accordi commerciali con gli USA, dopo la fine dello ostilità con l’Ucraina. Trump aveva chiesto alla Russia la possibilità di sfruttamento delle terre rare, in cambio dlela fine della guerra in Ucraina, una ipotesi rispetto alla quale il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov avrebbe detto che ci sono “vaste prospettive” di cooperazione negli investimenti tra Washington e Mosca.