(Teleborsa) – “Servono al più presto interventi e risorse per ridurre le disparità esistenti in Italia, dove alcune categorie sociali sono di fatto escluse dai servizi energetici di base: una situazione che ne mette a rischio il benessere, costringendole a rinunciare a servizi necessari e incomprimibili”. Lo sottolinea il Codacons in una nota.
Nel 2024 le donne (e le coppie con figli) – prosegue la nota – fanno più fatica a pagare le bollette e, in alcuni casi, anche a riscaldare la propria abitazione. Un fatto gravissimo, uno squilibrio di genere che si aggiunge ai tanti squilibri territoriali, economici, sociali che sempre di più stanno dividendo l’utenza in categorie differenti, con diritti “variabili” a seconda delle diverse possibilità personali.
I salassi degli ultimi anni in termini di spesa energetica “hanno evidentemente gravato di più su alcune categorie di utenti, particolarmente vulnerabili, rafforzando disparità inaccettabili e cristallizzando una situazione da medioevo.
In Italia la povertà energetica – l’impossibilità di fruire di beni e servizi energetici essenziali e irrinunciabili – rappresenta ormai un fenomeno drammatico e con cui fare i conti. Un altro lato della medaglia rispetto alle enormi disuguaglianze che caratterizzano la nostra società, con effetti dirompenti in termini di benessere fisico e psichico. Senza dimenticare l’impatto sui minori, mettendo a rischio la concreta possibilità di un sano sviluppo per bambine, bambini e adolescenti”.
“La povertà energetica sarà anche la priorità per quasi tutti gli schieramenti politici, ma a oggi la situazione ricorda il medioevo, con squilibri immensi tra la popolazione e ricadute concrete sulla salute delle persone”, dichiara il presidente Carlo Rienzi. “Servono interventi urgenti per ridurre le disuguaglianze e garantire a tutti i cittadini l’accesso ai servizi energetici di base”, conclude.