(Teleborsa) – Confermato lo sciopero del personale della compagnia aerea EasyJet per i giorni 15, 16 e 17 agosto nelle tratte da e per il Portogallo. “Avevamo in programma 1.138 collegamenti da e per il Portogallo, ma abbiamo dovuto cancellarne 232 a causa dello sciopero”, si legge in un comunicato della compagnia. I disagi però potrebbero riguardare anche altre rotte perché quelli che hanno origine fuori dal Portogallo non sono soggetti dall’obbligo di preavviso di sciopero. Per alcune tratte, come quelle con Londra, Ginevra e Lussemburgo (dove è particolarmente forte la presenza di emigranti portoghesi) e l’isola di Madeira, il governo ha garantito i servizi minimi.
EasyJet ha definito lo sciopero “inopportuno”. Di tutt’altro avviso il sindacato che ha ricordato che è stato approvato in assemblea generale con il 99% di voti e ha accusato i vertici della compagnia di aver ignorato tutti i tentativi di risolvere diverse questioni, tra cui la carenza di personale e l’aumento dell’orario di lavoro.
“Anche in caso di sciopero nel settore del trasporto aereo i diritti dei passeggeri devono essere adeguatamente garantiti, sulla base delle normative vigenti”. Ha affermato Assoutenti che è intervienuta sul caso della protesta indetta dal personale di EasyJet in Portogallo che rischia di avere ripercussioni per una moltitudine di viaggiatori. “Il Regolamento Comunitario n. 261/2004 prevede il diritto all’assistenza a tutti i passeggeri, sia per ritardo del volo, sia per l’eventuale cancellazione, diritto che vale anche in caso di sciopero – ha ricordato Assoutenti – La compagnia aerea è tenuta a fornire ai passeggeri pasti e bevande, sistemazione in albergo, trasferimento dall’aeroporto all’albergo. In caso di cancellazione del volo il passeggero ha diritto alla scelta tra rimborso del prezzo del biglietto, imbarco su un volo alternativo quanto prima possibile in relazione all’operativo della compagnia aerea; imbarco su un volo alternativo in una data successiva più conveniente al passeggero. L’ulteriore diritto alla compensazione pecuniaria si applica anche in caso di sciopero”.
“La Corte di giustizia europea ha stabilito che se lo sciopero è indetto dal personale della compagnia aerea, e quindi non da soggetti terzi come controllori di volo o addetti ai bagagli, i viaggiatori hanno anche diritto ad un indennizzo compreso tra i 250 e i 600 euro a seconda della lunghezza della tratta, sia in caso di cancellazione del volo, sia per ritardi superiori alle 3 ore – afferma il presidente Gabriele Melluso – Rimborsi e compensazioni possono essere chiesti direttamente presso i canali ufficiali delle compagnie aeree (sito web, link, app, call center, ecc.), e in caso di problemi è possibile rivolgersi ad Assoutenti per ottenere assistenza legali e far valere i propri diritti”.