(Teleborsa) – “L’Italia sarà un paese all’avanguardia per l’utilizzo dei droni nella logistica. Amazon ha individuato ENAV come partner per avviare, entro il 2024, la sperimentazione e il lancio della consegna dell'”ultimo miglio” attraverso l’utilizzo dei droni. Viene definita “ultimo miglio” la tappa finale del percorso di una spedizione, più precisamente è il tragitto che va dal centro di distribuzione locale al consumatore finale. L’Italia sarà dunque tra i primi paesi europei a supportare uno dei più importanti player mondiali nell’utilizzo dei droni nel campo della logistica”. Lo ha dichiarato Felice Catapano, Head of Strategy Enav Group nel suo intervento al convegno “Trasporrto aereo: la rotta delle merci”.
“Le attività saranno condotte con il supporto di D-Flight, la società del Gruppo ENAV che gestisce la piattaforma dedicata ai servizi per i droni – ha precisato –. Amazon Prime Air, in qualità di operatore di droni, interagirà con il Gruppo ENAV per la ricezione di tutte le informazioni essenziali per garantire il movimento efficiente e sicuro dei voli a pilotaggio remoto nello spazio aereo italiano”.
“Nello specifico, D-Flight dovrà creare per i droni di Amazon il cosiddetto U-space (dove “U” sta per unmanned, senza pilota). Uno spazio aereo all’interno del quale le operazioni con i droni sono consentite con l’ausilio di servizi specifici dedicati appunto al traffico dei velivoli unmanned: identificazione elettronica trasmessa in rete, informazioni geografiche (GEO-awareness), possibilità di richiedere l’autorizzazione per il volo ed informazioni sul traffico aereo. Questo è stato possibile grazie alla sinergia con ENAC che riesce a sviluppare un sistema regolatorio al passo con l’evoluzione tecnologica”, ha spiegato Catapano.
“Lo sviluppo e l’implementazione delle soluzioni Remote & Digital Tower rappresentano una grande opportunità, un contributo tangibile di ENAV all’efficientamento della gestione dello spazio aereo, necessario per favorire lo sviluppo anche dei piccoli aeroporti, nel contesto più ampio di un network indispensabile per garantire la mobilità di persone e merci nel Paese, consentendo l’avvio di un volano di sviluppo virtuoso dell’economia dei territori ed un bilanciamento/allineamento di crescita sociale a livello nazionale”, ha sottolineato il dirigente Enav.
“Grazie a sistemi digitali d’avanguardia e alla professionalizzazione dei nostri controllori, che nel giro di pochi anni consentiranno la gestione simultanea di più torri di controllo remotizzate presso un unico sito operativo – si legge in una nota –, ENAV potrà infatti offrire un servizio per gestire decolli, atterraggi e movimentazione a terra più efficiente e flessibile, favorendo anche le esigenze delle società di gestione aeroportuale senza l’aumento dei costi per l’utenza. Ad esempio, su alcuni scali si potrà estendere il servizio h24 favorendo il turismo dei voli charter o il traffico cargo che di solito opera nelle ore notturne, diminuendo drasticamente il trasporto su gomma per il trasferimento dall’aeroporto agli hub di smistamento”, ha aggiunto.
“Tra qualche anno, i nostri controllori potranno controllare simultaneamente il traffico in decollo e atterraggio di più aeroporti (tredici per ogni hub, 26 in totale) in contemporanea, H24. L’innovazione nella gestione del traffico aereo vede ENAV tra i primi ANSP in Europa, sempre attenta all’evoluzione delle tecnologie ed all’innovazione che si sviluppa sia in ambito aeronautico sia in ambiti economici adiacenti”, ha proseguito.
“ENAV sulla decarbonizzazione del settore sta dando un forte contributo. Abbiamo, primi in Europa, implementato una procedura, detta Free Route che consente a tutti i velivoli di attraversare i cieli italiani, sopra quota 6.500 mt, con un percorso diretto e senza far più riferimento al vecchio network di aerovie. Prima di marzo la procedura prevedeva questa possibilità solo dai 9.000 metri in su. Grazie a questo intervento, si prevede che le compagnie aeree potranno risparmiare, solo quest’anno, 90 milioni di Kg di carburante che corrispondono a 270 milioni di kg di CO2 in meno immessa nell’ambiente”, ha concluso Catapano.