(Teleborsa) – Evidenziare le opportunità e i benefici, ma anche le eventuali criticità dell’idrogeno, offrendo una panoramica delle caratteristiche e delle potenzialità di questo vettore energetico pulito. È questo l’obiettivo della Hydrogen Summer School dell’ENEA, giunta alla terza edizione, che si è tenuta nel Centro Ricerche Casaccia (Roma) dove si trovano i laboratori dedicati all’idrogeno. Organizzata dal Dipartimento ENEA di Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili, insieme all’Associazione italiana di ingegneria chimica e al Dipartimento di Ingegneria Chimica Materiali Ambiente di Sapienza Università di Roma, la scuola ospita 50 tra dottorandi, ricercatori e giovani professionisti impegnati nello sviluppo delle tecnologie dell’idrogeno, mentre i 35 docenti sono esperti del settore provenienti dal mondo accademico e industriale. In apertura dei corsi gli interventi video del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin e del direttore generale ENEA Giorgio Graditi.
Il tema di questa edizione è stato “Mastering safety and regulation in the hydrogen value chain” con un focus sul quadro normativo per la sicurezza dell’idrogeno e sulla corretta gestione della sicurezza nelle fasi di produzione, stoccaggio, trasporto e usi finali, anche attraverso l’illustrazione di progetti industriali e di casi studio. I corsi si sono tenuti in inglese con specialistiche e lavori di gruppo su processi e tecnologie relativi alla filiera dell’idrogeno. Nelle sessioni interattive, gli allievi hanno avuto l’opportunità di condurre analisi, individuare e valutare soluzioni per la gestione e mitigazione dei rischi nelle infrastrutture a idrogeno. Proprio alla sicurezza è stata dedicata una giornata all’Istituto superiore antincendio del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco incentrata, tra l’altro, sull’analisi dell’esperienza operativa nei processi di produzione dell’idrogeno, di stoccaggio e di miscelazione con gas naturale.
“L’idrogeno è destinato a svolgere un ruolo chiave nel futuro del nostro sistema energetico, contribuendo alla riduzione delle emissioni di gas serra e alla decarbonizzazione di diversi settori della nostra economia. Per favorire una crescente penetrazione e diffusione delle tecnologie dell’idrogeno è necessario continuare a investire in ricerca, dimostrazione, innovazione e trasferimento tecnologico intervenendo al contempo nella formazione delle figure professionali del futuro – ha affermato la direttrice del Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili dell’ENEA, Giulia Monteleone –. La sicurezza nell’uso dell’idrogeno – aggiunge – è un aspetto complesso e multi-interdisciplinare che richiede competenze avanzate e una profonda conoscenza delle normative vigenti e in evoluzione. Durante l’Hydrogen Summer School, esperti del settore, ricercatori e professionisti hanno l’opportunità di confrontarsi e condividere le migliori pratiche e di approfondire le sfide da affrontare e le soluzioni legate alla gestione e utilizzo in sicurezza dell’idrogeno”.