(Teleborsa) – Le entrate tributarie e contributive italiane hanno registrato un significativo aumento nel primo semestre del 2024, segnando una crescita complessiva di 13,113 miliardi di euro, pari a un incremento del 3,4% rispetto allo stesso periodo del 2023. Questo dato è stato comunicato dalla Ragioneria Generale dello Stato, che ha sottolineato come la dinamica osservata sia frutto di un duplice contributo: un incremento delle entrate tributarie di 10,973 miliardi di euro (+4,2%) e una crescita delle entrate contributive, in termini di cassa, di 2,140 miliardi di euro (+1,7%).
Tuttavia, la Ragioneria ha precisato che il confronto con lo stesso periodo del 2023 non è del tutto omogeneo. Questo perché il termine ordinario per il versamento del saldo e del primo acconto delle imposte Irpef, Ires e Irap per il 2024 è stato posticipato al primo di luglio, a causa della coincidenza del 30 giugno con una domenica.
Il gettito delle imposte contabilizzate al bilancio dello Stato cresce di 10.168 milioni di euro (+4,1 per cento). In crescita gli incassi da attivita` di accertamento e controllo (+1.707 milioni di euro, +31,2 per cento). In diminuzione le entrate degli enti territoriali (-1.473 milioni di euro, -5,2 per cento). Le poste correttive – che riducono le entrate del bilancio dello Stato – sono in diminuzione di 571 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2023 (3,1 per cento)
Le entrate tributarie degli enti territoriali, al momento, le uniche mensilmente monitorabili, nel periodo ammontano a 26.700 milioni di euro e registrano una diminuzione rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente (-1.473 milioni di euro, -5,2 per cento). In aumento l’addizionale regionale all’Irpef (+524 milioni di euro, +9,4 per cento), l’addizionale comunale all’Irpef (+191 milioni di euro, +9,1 per cento). In diminuzione le entrate Irap (-2.254 milioni di euro, -19,8 per cento).
La crescita delle entrate tributarie e contributive è un segnale positivo per l’economia italiana, evidenziando una tendenza di ripresa e stabilità finanziaria, nonostante le sfide economiche globali e locali. La Ragioneria Generale dello Stato continuerà a monitorare attentamente la situazione, specialmente in vista del secondo semestre dell’anno.