(Teleborsa) – Gli ultimi due decenni hanno dimostrato che anche la vittoria dei campionati europei può dare una spinta ai titoli quotati nel Paese della squadra vincitrice. Negli ultimi cinque tornei, la Grecia e la Spagna hanno sovraperformato l’indice paneuropeo STOXX 600 dopo le vittorie del 2004, 2008 e 2012, mentre solo la vittoria del Portogallo nel 2016 ha mostrato un ritardo significativo. Il mercato azionario greco era in rialzo del 20% sei mesi dopo la vittoria del 2004, molto prima dell’inizio della crisi del debito del Paese. È quanto spiegano gli analisti di Freedom24, società internazionale di broker online, in un’analisi sull’impatto della vittoria di trofei UEFA per nazioni sui mercati azionari.
“In generale, in assenza di una grave crisi economica, il Paese vincitore dei campionati europei di solito registra un rimbalzo a breve termine del proprio mercato azionario dopo il successo. I dati storici suggeriscono una ripresa a breve termine dopo le vittorie nei tornei più importanti, ma questo effetto tende a scemare nel tempo, poiché i fattori economici più ampi hanno spesso un impatto maggiore. Il vantaggio si riduce infatti notevolmente dopo tre mesi. In definitiva, anche se il sentimento positivo può favorire i mercati nel breve termine, il mercato azionario del paese vincitore di solito perde circa il 4% l’anno successivo” ha spiegato Francesco Bergamini, Head of Representative Office di Freedom24 in Italia.
La traiettoria dei ricavi sviluppati dai Campionati Europei UEFA dal 1992 al 2021 – rileva il report – delinea un quadro di crescita sostenuta e di successo commerciale. L’evento negli anni è stato capace di generare un indotto sempre maggiore passando da 40 milioni di entrate nel 1992 quando la Svezia ospitò il campionato all’impressionante cifra di 1.882,5 miliardi di euro nel 2021.
Gli investimenti in infrastrutture come stadi, trasporti e alloggi stimolano infatti vari settori, tra cui l’edilizia, il turismo e l’ospitalità. L’organizzazione di Euro 2016 in Francia, ad esempio, ha contribuito direttamente al PIL per 1,22 miliardi di euro. Durante Euro 2012 in Polonia e Ucraina – spiegano gli analisti di Freedom24 – il numero di turisti in visita in Polonia è aumentato del 15% rispetto all’anno precedente.
La Germania dovrebbe crescere di circa lo 0,3% quest’anno, più lentamente rispetto agli altri grandi Paesi industrializzati, ma l‘Euro 2024 potrebbe dare una spinta a breve termine. Gli analisti prevedono infatti che il campionato genererà più di 2 miliardi di euro di benefici economici, con il turismo e l’ospitalità che daranno un contributo significativo. Secondo l’Institute for Economic Research (IFO) di Monaco, un miliardo di euro sarà generato dai turisti stranieri che verranno nel Paese per vedere le partite.
I TITOLI CHE POTREBBERO TRARRE VANTAGGIO DA EURO 2024
Nike (NKE) – In qualità di sponsor e fornitore leader di attrezzature sportive, Nike potrà ottenere un aumento delle vendite e della visibilità del marchio. In generale il mercato dell’abbigliamento sportivo, valutato secondo Statista a circa 200 miliardi di dollari l’anno, prevede un anno potenzialmente da record nel 2024.
Airbnb (ABNB)- Il suo modello di business si è dimostrato estremamente redditizio: nel 2023 Airbnb ha generato un fatturato di 9,9 miliardi di dollari, più del doppio del 2019. L’azienda vede un notevole potenziale di crescita, soprattutto nel mercato dei soggiorni prolungati: quelli di 28 o più giorni hanno rappresentato il 17% delle notti prenotate nel primo trimestre.
Booking Holdings (BKNG) – Dopo il duro colpo inferto dalla pandemia l’azienda si è ripresa e ha superato i risultati ottenuti prima dell’arrivo del Covid 19. Nel 2023 ha infatti conseguito un aumento del 25% del fatturato, raggiungendo i 21,4 miliardi di dollari. La relazione del primo trimestre di Booking Holdings per l’anno fiscale 2024, che indica una forte ripresa e una traiettoria di crescita, ha battuto le aspettative sia per quanto riguarda i ricavi che gli utili.
Alphabet (GOOGL) – L’azienda ha registrato una forte crescita dei ricavi del 15% nel primo trimestre del 2024, trainata in parte dai ricavi pubblicitari di YouTube, aumentati del 21%. Si prevede un’ulteriore crescita nella seconda metà dell’anno, trainata dalle Olimpiadi estive del 2024, dall’EURO 2024 e dalle elezioni presidenziali statunitensi.