(Teleborsa) – Continua a crescere alla fine del secondo trimestre, l’economia dell’eurozona. Lo slancio si è però indebolito e l’espansione si è ridotta ai minimi in tre mesi. A pesare sul rialzo dei livelli di attività è stato l’indebolimento della domanda, visto che i nuovi ordini sono diminuiti per la prima volta da febbraio. Le vendite di giugno sono calate soprattutto nel mercato internazionale, che include il commercio intra-eurozona. Lo rivela l’indagine sulle aspettative dei direttori acquisto delle imprese, condotta da Hamburg Commercial Bank per S&P Global.
L’indice dei direttori d’acquisto delle attività terziarie nella Zona Euro si è attestato a 52,8 punti, superiore alle attese e alla stima preliminare (52,6), dai 53,2 precedenti, e resta al di sopra dela soglia critica dei 50 punti che fa da spartiacque fra crescita e recessione.
Nello stesso periodo il PMI Composite si è attestato a 50,9 punti, in miglioramento rispetto ai 50,8 preliminari e sotto i 52,2 del mese precedente.
Per quanto riguarda le economie più importanti dell’Area Euro, l’Italia vede scendere il PMI composito a 51,3 punti da 52,3 punti. La Germania vede diminuire il PMI composito a 50,4 punti, sotto la stima preliminare (50,6) e i 52,2 punti del mese precedente, mentre la Francia registra un miglioramento a 48,8 dalla stima preliminare di 48,2 e rispetto al 48,9 precedente.
Per il PMI dei servizi, la Spagna scende a 56,8 punti da 56,9, con il preliminare che era indicato a 56,5. L’Italia scende a 53,7 dai 54,2 precedenti. La Germania peggiora a 53,1 da 53,5 preliminare e da 54,2 precedente, mentre la Francia si attesta a 49,6 da 48,8 preliminare e 49,3 precedente.
“La crescita dell’eurozona si può pienamente attribuire al settore terziario – ha commentato Cyrus de la Rubia, Chief Economist presso Hamburg Commercial Bank – Se il manifatturiero ha dato a giugno si è indebolito notevolmente, l’espansione dell’attività dei servizi ha continuato ad essere elevata quasi quanto il mese precedente. Considerata la revisione al rialzo rispetto alla precedente stima del flash PMI, ci sono buone probabilità che il settore terziario resti la forza decisiva nel mantenere l’espansione economica complessiva in territorio positivo per il resto dell’anno”.
“Se si considerano le quattro principali economie dell’eurozona, è incoraggiante osservare che la ripresa dei servizi sia risultata generale. A giugno, la Spagna ha di nuovo superato la Germania e l’Italia, che comunque hanno entrambe mostrato un rapido ritmo di crescita. Solamente il settore terziario francese non è stato capace di incrementare l’attività. Come segnale di ottimismo, le aziende hanno incrementato le assunzioni in tutte e quattro le nazioni principali, mostrandosi in linea con le loro previsioni di miglioramento nei prossimi dodici mesi, soprattutto in Italia, dove la fiducia è migliorata rispetto ad un valore già di per sé alto”.