(Teleborsa) – Rivista al rialzo la crescita del settore dei servizi dell’Eurozona, che appare più brillante di quanto segnalato nella stima preliminare e segnala la possibilità di un ritorno alla crescita dell’economia europea a fone anno. Lo rivela l’indagine sulle aspettative dei direttori acquisto delle imprese, condotta da Hamburg Commercial Bank per S&P Global.
L’indice PMI dei servizi nella Zona Euro a ottobre si è rafforzato a 51,6 punti dai 51,2 della stima preliminare, risultando superiore anche ai 51,4 del mese precedente. Parallelamente, l’indice PMI composito è salito a 50 punti dai 49,7 della stima preliminare e si confronta con i 49,6 del mese precedente. Un ritorno alla crescita, dal momento che l’indice si è portato sopra la soglia critica dei 50 punti che separa una fase di contrazione (sotto) da una di espansione (sopra).
Per quanto riguarda le economie più importanti dell’Area Euro, l’Italia vede aumentare il PMI dei servizi a 52,4 punti dai 50,3 preliminari e rispetto ai 50,5 precedenti. La Germania vede aumentare il PMI servizi a 51,6 punti dai 51,4 preliminari e rispetto ai 50,6 del mese precedente. La Francia registra un aumento a 49,2 punti dai 48,3 della stima preliminare, ma in calo rispetto ai 49,6 del mese precedente.
“Crescita e stabilità non sono le prime parole che assoceresti all’attuale situazione economica dell’eurozona. Eppure, questo
è esattamente quanto il settore terziario ha segnalato finora: una crescita stabile dai primi mesi dell’anno”, spiega Cyrus de la Rubia, Chief Economist di Hamburg Commercial Bank, aggiungendo che “la modesta espansione del terziario è stata cruciale nel mantenere fuori dalla recessione l‘unione monetaria“.
“L’aumento dei salari si traduce in maggiore consumo privato, che da supporto al terziario, il che alimenta la nostra fiducia sul fatto che le aziende terziarie continueranno ad accrescere la loro attività. Prevediamo inoltre una probabile ripresa dei nuovi ordini, che negli ultimi due mesi si sono alquanto ridotti”, segnala l’analista, proseguendo “la nostra previsione a brevissimo termine per il quarto trimestre, basata su indicatori quali il PMI e diversi altri, segnala una leggera contrazione, ma una crescita del PIL potrebbe ancora essere possibile se nei prossimi due mesi il settore manifatturiero migliora e per questo ottobre fornisce una certa speranza, seppure molto provvisori”.
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