(Teleborsa) – Rivista al ribasso la crescita del settore dei servizi dell’Eurozona, che appare meno brillante di quanto segnalato nella stima preliminare, ma pur sempre dignitosa, grazie all’effetto positivo delle Olimpiadi di Parigi. Lo rivela l’indagine sulle aspettative dei direttori acquisto delle imprese, condotta da Hamburg Commercial Bank per S&P Global.
L’indice dei direttori d’acquisto delle attività terziarie nella Zona Euro si è attestato a 52,9 punti, risuoltando inferiore alla stima preliminare di 53,3, anche se in aumento rispettodai 51,9 precedenti, ma resta al di sopra dela soglia critica dei 50 punti che fa da spartiacque fra crescita e recessione.
Nello stesso periodo il PMI Composite si è attestato a 51 punti, in miglioramento rispetto ai 50,2 del mese precedente, ma al di sotto dei 51,2 preliminari. Un dato che risente della debolezza del manidfatturiero.
Per quanto riguarda le economie più importanti dell’Area Euro, l’Italia vede scendere il PMI dei servizi a 51,4 punti da 51,7 punti precedenti, sotto il consensus (52,5). La Germania vede diminuire il PMI servizi a 51,2 punti da 52,5, swotto le attese (51,4). La Francia registra un miglioramento a 55, in linea con la stima preliminare, dai 50,1 punti del mese precedente. Un miglioramento quest’ultimo, innescato dalle Olimpiadi di Parigi.
“Le Olimpiadi di Parigi hanno portato molte vittorie ed il settore terziario francese è certamente nella lista dei vincitori, accelerando oltretutto la crescita del settore dei servizi dell’eurozona di agosto. Ora il grande dubbio riguarda la sostenibilità di questo slancio”, spiega Cyrus de la Rubia, Chief Economist presso la Hamburg Commercial Bank, aggiungendo “gli effetti positivi dei Giochi Olimpici e le seguenti Paralimpiadi potrebbero prolungarsi parzialmente a settembre, ma nei prossimi mesi ci aspettiamo che la crescita riprenda la fase di rallentamento iniziata a maggio”.
“Per quanto concerne la visione della BCE, è probabile che grazie agli ultimi dati sui prezzi, stia tirando un piccolo sospiro di sollievo”, sottolonea l’esperto, indicando “nella prossima riunione del 12 settembre, la BCE potrebbe maggiormente giustificare la scelta di tagliare ulteriormente i tassi di interesse“.