(Teleborsa) – “Una svolta storica per la Sicilia, la conferma che siamo sulla strada giusta per la rinascita industriale del Paese”. È quanto rileva il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ringrazia le forze sindacali di aver creduto nella azione del governo, “con l’accordo quadro di oggi abbiano inoltre garantito tutti i lavoratori: nessuno resterà indietro. Termini Imerese sarà un modello di quel che insieme faremo in questa legislatura per riaffermare il ruolo dell’impresa e del lavoro italiano”.
L’accordo quadro firmato oggi, tra i commissari straordinari, Inps, Pelligra, le organizzazioni sindacali e la Regione Siciliana, mette in salvo tutti i 540 lavoratori.
L’intesa prevede, infatti, l’assunzione da parte di Pelligra di 350 dipendenti, ai quali sarà garantita la possibilità di accedere al piano di riqualificazione e formazione professionale utile per l’attuazione del piano industriale del nuovo investitore. Gli altri 190, rimanendo in capo all`amministrazione straordinaria, potranno beneficiare dell’ isopensione a partire dal primo gennaio 2025.
“Sin dal primo giorno della legislatura ci siamo impegnati tra molti scetticismi e qualche incomprensione, per imprimere una svolta in quello che era considerato il simbolo della crisi industriale del Paese, con oltre dodici anni di cassa integrazione, ma ci siano riusciti anche grazie al supporto del presidente della Regione, Renato Schifani. Un altro ottimo segnale per la nostra Sicilia che ora può fare affidamento su tre grandi poli di sviluppo industriale: sul petrolchimico di Priolo-Augusta che abbiamo salvaguardato mettendo in sicurezza l’Isab di Priolo; sul grande polo dell’Etna Valley, con gli investimenti di StMicroeletrronics e di 3Sun dell’Enel, e ora anche su Termini Imerese che ha tutte le condizioni per diventare un polo produttivo logistico e portuale”.
“Con l’intesa di oggi – spiegano Gianluca Ficco, segretario nazionale della Uilm responsabile del settore auto, e Vincenzo Comella, segretario generale della Uilm di Palermo – si delinea un per percorso che porterà 350 lavoratori alle dipendenze di Pelligra, per la realizzazione di un progetto di riqualificazione e di rilancio del polo industriale di Termini Imerese. Il passaggio avverrà con cessione di azienda, dunque senza interruzioni e con piena salvaguardia delle condizioni economiche e normative, prevederà una iniziale collocazione in cassa integrazione, nonché l’inserimento in un impegnativo piano di formazione. Altri 190 lavoratori resteranno invece a carico della procedura, per fruire a inizio 2025 della così detta isopensione, vale a dire di un istituto specificamente finalizzato al raggiungimento della pensione entro un massimo di sette anni. L’accordo quadro odierno dovrà essere seguito da una serie di accordi applicativi, a partire da quello sul passaggio d’azienda da perfezionare a settembre”. A rendere possibile l’intesa, concludono Ficco e Comella, “sono state la instancabile collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti e il meritorio sblocco dei fondi che la Regione Sicilia aveva stanziato a sostegno dei lavoratori di Termini Imerese, senza i quali non sarebbe stato possibile offrire adeguata tutela ai lavoratori di Blutec”
Soddisfazione espressa anche dalla Fiom. “Si chiude una vertenza tra le più lunghe e complicate nella storia delle crisi aziendali, tra l’altro localizzata in una delle aree industriali più critiche del nostro Paese, continueremo a lavorare affinché la prospettiva industriale di Pelligra sia di lungo termine e nel tempo coinvolga ancora più lavoratori, dando risposte alle esigenze occupazionali del territorio, a partire dai quasi 200 lavoratori dell’ex indotto. A tal proposito la Fiom insisterà per una proroga dell’area di crisi aprendo alla possibilità di proseguire con gli ammortizzatori sociali per loro, poi per la loro rioccupazione”