(Teleborsa) – Raggiunto, al ministero del Lavoro, l’accordo per la proroga della cassa integrazione straordinaria per 12 mesi per i lavoratori di Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria (ex Ilva), scaduta il 28 febbraio scorso. Coinvolti in totale – secondo quanto si apprende da fonti sindacali – 3.062 lavoratori rispetto alla richiesta iniziale di 3.400. A firmare l’intesa i rappresentanti dell’azienda e le organizzazioni sindacali Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm, Usb e Ugl.
“La convocazione dell’incontro di martedì 11 marzo a Palazzo Chigi è un importante risultato ottenuto dal sindacato, che riporta al centro i lavoratori nella discussione sul futuro degli stabilimenti dell’ex Ilva. Oggi al Ministero del Lavoro siamo entrati, quindi, nel merito della discussione sulla cassa integrazione e abbiamo siglato l’accordo di proroga. L’azienda ha accolto la richiesta dei sindacati di ridurre ulteriormente il numero dei lavoratori coinvolti dalla cassa integrazione che passano da 3.420 a 3062“, dichiarano in una nota congiunta Loris Scarpa, coordinatore nazionale siderurgia per la Fiom-Cgil, Francesco Brigati, segretario generale della Fiom-Cgil di Taranto e Federico Porrata, della segreteria della Fiom-Cgil di Alessandria. “Il piano di ripartenza verrà seguito con il raggiungimento, nel corso del 2025, di 4 milioni di tonnellate di acciaio invece che le 5 milioni tonnellate originariamente previste. Sono confermati tutti i trattamenti previsti dal precedente accordo di luglio scorso, tra cui l’integrazione della cassa integrazione al 70%, la rotazione e la formazione. L’accordo siglato oggi – spiegano i rappresentanti Fiom – conferma, inoltre, l’assenza di esuberi e la piena validità dell’accordo sindacale del 2018. È un accordo importante ma non risolutivo”. “Ora il confronto si sposterà a Palazzo Chigi. Come Fiom-Cgil ribadiremo al Governo la nostra posizione: per la vendita dell’ex Ilva – concludono – occorre garantire tutta l’occupazione, l’integrità del gruppo siderurgico e la presenza in equity nel capitale da parte dello Stato”
“Nell’incontro odierno al Ministero del Lavoro abbiamo raggiunto un accordo sulla proroga di Cigs per ulteriori 12 mesi, che sostanzialmente mantiene i trattamenti di miglior favore per i lavoratori di Acciaierie d’Italia previsti nell’accordo di luglio 2024. Risultato non scontato alla vigilia della vendita”, sottolineano in una nota Guglielmo Gambardella, Segretario nazionale Uilm, e Davide Sperti, Segretario Uilm Taranto. “Attendiamo il previsto incontro dell’11 marzo alla Presidenza del Consiglio per conoscere lo stato dell’arte della procedura di cessione dell’ex Ilva e – sottolineano i rappresentanti della Uilm – per poter ribadire al governo il vincolo della salvaguardia di tutta l’attuale occupazione, dell’appalto e di quella di Ilva AS”. “Dopo quasi 13 anni di sofferenze e incertezze per i lavoratori dell’ex Ilva e dopo la tragica esperienza di ArcelorMittal – concludono – speriamo quanto prima di poter avere una svolta”.