(Teleborsa) – L’attività economica statunitense è continuata ad aumentare alla fine del 2024, ma gli operatori erano preoccupati dal potenziale aumento dei dazi e da altre misure proposte dal presidente eletto Donald Trump, come i cambiamenti nella politica di immigrazione. È quanto emerge dal Beige Book di gennaio 2025 della Federal Reserve, il rapporto sullo stato dell’economia statunitense che farà da base alle prossime decisioni di politica monetaria.
“L’attività economica è aumentata da leggermente a moderatamente nei dodici distretti della Federal Reserve a fine novembre e dicembre – si legge nel documento – La spesa dei consumatori è aumentata moderatamente, con la maggior parte dei distretti che ha segnalato forti vendite natalizie che hanno superato le aspettative”.
La produzione è “diminuita leggermente in termini netti e diversi distretti hanno affermato che i produttori stavano accumulando scorte in previsione di dazi più elevati“.
L’attività immobiliare residenziale è rimasta invariata nel complesso, poiché gli alti tassi dei mutui hanno continuato a frenare la domanda.
Le condizioni agricole sono rimaste deboli nel complesso, mentre la diffusione dell’influenza aviaria ha ridotto le scorte di uova e ha fatto salire i prezzi.
“Più contatti erano ottimisti sulle prospettive per il 2025 rispetto a quelli pessimisti, sebbene i contatti in diversi distretti abbiano espresso preoccupazioni sul fatto che i cambiamenti nella politica di immigrazione e dazi potessero influire negativamente sull’economia”, viene sottolineato.
Per quanto riguarda il mercato del lavoro, “l’occupazione è aumentata nel complesso, con sei distretti che hanno segnalato un leggero aumento e sei che non hanno segnalato cambiamenti”. Viene sottolineato che “i contatti in più settori hanno notato difficoltà nel reperire lavoratori qualificati e le segnalazioni di licenziamenti sono rimaste rare. Tuttavia, i contatti in alcuni distretti hanno espresso maggiore incertezza sulle loro future esigenze di personale.
Sul fronte dell’inflazione, il Beige Book evidenzia che “i prezzi sono aumentati modestamente nel complesso, con tassi di crescita che vanno da stabili a moderati. I contatti nella maggior parte dei distretti hanno segnalato modesti aumenti nei prezzi di vendita, anche se ci sono stati casi di prezzi stabili o in calo, in particolare nei settori della vendita al dettaglio e della produzione”.
I contatti “si aspettavano che i prezzi continuassero a salire nel 2025, con alcuni che hanno notato il potenziale di dazi più elevati per contribuire agli aumenti dei prezzi“, viene sottolineato.