(Teleborsa) – Si è aperto oggi a Milano il GET 2024 “Global Energy Transition Congress”. L’evento ha lo scopo di far incontrare e stimolare sinergie tra il mondo dell’energia a basse emissioni e le industrie ad alta intensità di carbonio, attorno all’urgente necessità di sviluppare e scalare tecnologie di decarbonizzazione che possano accelerare la transizione energetica.
Durante la cerimonia di apertura, l’ex Primo Ministro del Regno Unito e dell’Irlanda del Nord, Tony Blair, e Presidente Esecutivo dell’Istituto Tony Blair per il cambiamento climatico globale, ha sottolineato l’importanza di agire evitando inutili allarmismi sensazionalistici. Secondo l’ex primo ministro inglese gli strumenti politici necessari a risolvere la crisi ci sono, ma è necessaria un’organizzazione più efficace a livello globale.
Di parere simile è l’ex Segretario di Stato degli Stati Uniti d’America John Kerry, che sposta però l’attenzione sugli strumenti tecnologici, che possono essere un alleato formidabile per la transizione ecologica. Un esempio pragmatico sono i pannelli solari, che in meno di dieci anni hanno quasi triplicato l’efficienza in rapporto alle dimensioni. Anche l’intelligenza artificiale, secondo john Kerry, avrà un ruolo fondamentale nella gestione del fabbisogno energetico, essendo in grado di prevenire le variazioni di assorbimento e consentendo quindi di affrontare in anticipo eventuali carenze.
L’infrastruttura energetica è quindi un elemento fondamentale per la transizione green. Secondo James Appathurai, segretario generale per l’innovazione della Nato, la transizione ecologica non è una priorità, perché i sistemi di distribuzione dell’energia sono un elemento fondamentale ma estremamente vulnerabile, che deve essere messo in sicurezza prima di qualsiasi altro intervento. Secondo il segretario le infrastrutture sono state pensate e realizzate in tempi di pace e potrebbero non essere adatte ad un mondo con una forte tensione geopolitica come quello attuale, ed ha citato il caso recente della guerra in Ucraina, dove la russia ha concentrato molti dei propri sforzi bellici proprio nel sabotaggio della rete elettrica.
La tecnologia resta quindi l’elemento trasversale a quasi tutti gli argomenti trattati all’interno del Global Energy Transition Congress, ma secondo Alessandro Puliti, amministratore delegato e direttore generale di Saipem, il problema è soprattutto nei costi: gli investimenti tecnologici infatti vanno pensati e pianificati sul lungo termine perché possano essere davvero efficaci, ed in questo senso le regolamentazioni devono cercare di essere il più stabili possibili. Un esempio importante di transizione energetica sono le pale eoliche che costituiranno il futuro parco da 500 milioni di euro costruito al largo della Normandia, che poggeranno sulle stesse tipologie di fondamenta progettati in passato per le piattaforme petrolifere.
Il Global Energy Transition Congress 2024 è in programma a Milano dal 1° al 3 luglio ed accoglierà 300 ministri e CEO in più di 70 conferenze, oltre a più di 2.000 delegati, 200 aziende partecipanti e 16.000 visitatori rappresentativi del nuovo ecosistema emergente dalla transizione energetica, riuniti per favorire partnership innovative e promuovere business e politiche a sostegno del percorso verso emissioni “net zero”.