(Teleborsa) – Sono previsti altri rialzi dei tassi di interesse in Giappone, se tutto andrà secondo l’obiettivo dalla banca centrale del Paese.
Lo ha fatto sapere il governatore della Bank of Japan (BoJ), Kazuo Ueda, presentando un documento a un panel governativo suggerendo che la banca centrale continuerà ad aumentare i tassi di interesse se l’economia e i prezzi si comporteranno come previsto dalla BoJ.
Ueda ha sottoposto il documento per spiegare la decisione di politica monetaria di fine luglio al consiglio di politica economica e fiscale, un panel governativo presieduto dal Primo Ministro Fumio Kishida.
Durante il meeting di luglio, la banca centrale giapponese ha annunciato il primo aumento del costo del denaro, ponendo fine all’era dei tassi zero/negativi. Il Comitato di politica monetaria ha annunciato l’aumento del tasso di riferimento di 25 punti, portandolo a circa lo 0,25%, il più alto dal 2008, dal precedente range compreso tra zero e 0,1% ed ha delineato anche un piano per ridurre il suo programma di acquisto di asset.
Il Board ha detto di aspettarsi che i tassi di interesse reali rimarranno “significativamente negativi” ed ha ribadito l’impostazione tendenzialmente accomodante della politica monetaria, a sostegno della crescita dell’economia.
Allo stesso tempo, la banca centrale giapponese ha confermato che l’attività economica ed i prezzi appaiono “generalmente in linea con le prospettive” ed ha riformulato le stime di crescita del PIL a +0,5-0,7% da +0,7-1%. La crescita salariale – ha aggiunto – è diffusa in tutte le aziende, grandi e piccole, e non sembra aver avuto impatti significativi sui consumi. La BOJ aveva più volte affermato di voler attivare un “circolo virtuoso” di aumento dei prezzi e dei salari.
Per questo motivo la banca centrale ha confermato che continuerà ad aggiustare il tasso di interesse di riferimento, presupponendo che le sue prospettive economiche si realizzino.
La Bank of Japan ha poi annunciato anche un graduale ritiro delle misure di quantitative eaing, confermando che ridurrà gli acquisti mensili di titoli di Stato giapponesi (JGB) fino a 3 trilioni di yen al mese entro il primo trimestre del 2026, riducendo i suoi acquisti di circa 400 miliardi di yen a trimestre. Un piano che – ha precisato la banca centrale – sarà condotto con flessibilità e rivalutandone l’opportunità nella riunione di giugno 2025.