(Teleborsa) – Un trend sportivo che sembra continuare a crescere è quello degli sport di racchetta, che negli ultimi anni sembra aver scoperto una nuova giovinezza fatta di novità ed investimenti. Se guardiamo agli ultimi 15 anni infatti, il mondo delle racchette ha visto la nascita ed il riconoscimento di numerose nuove specialità. Alle tradizionali tennis e ping pong infatti si sono aggiunte il Beach tennis, riconosciuto nel 2011 dal Coni, il Padel, riconosciuto dal 2008 come specialità e dal 2019 come agonistico, e per ultimo il Pickleball, disciplina agonistica da quest’anno.
La spinta di questo successo è sicuramente da ricondurre all’effetto pandemia, che si sta esaurendo solo in questo periodo, ma anche i successi degli sportivi italiani sono stati un fattore determinante per attirare attenzione su questi sport, che oggi sono così popolari da motivare anche una fiera, il Racquet Trend Expo, totalmente dedicata alla loro evoluzione.
Altro elemento fondamentale della crescita e della ripresa in particolare di Tennis e Padel è data dalla tecnologia, dal 2020 infatti le app dedicate a prenotare campi o partite hanno visto un aumento di utenti molto importante (le più diffuse sono Wansport e Playtomic, quest’ultima copre circa il 50% delle strutture nazionali, con punte del 90% in alcune zone del nord Italia). Le app consentendo anche al singolo giocatore di trovare partite disponibili a cui partecipare, senza bisogno di alcun tipo di tessera di club, assicurazione o iscrizione particolare, abbattendo quasi del tutto i costi di accesso allo sport (rimangono però i costi di pratica, che restano anche relativamente importanti) e creando una community distribuita di giocatori, quasi come un social network.
Ma quali sono i numeri di questa crescita? Partiamo dal Padel, la disciplina sicuramente più esemplificativa: il 2024 ha registrato una crescita dell’8% nel numero di campi da padel in Italia, un +7% dei club, e il superamento della soglia dei 4.000 campi indoor. Si tratta di circa 700 nuovi campi per un totale di 9.700 in tutta Italia, con la proiezione concreta di 10.000 entro la fine dell’anno, dedicati ad un bacino attuale di circa 800.000 giocatori.
Interessanti anche i dati regionali, con il Lazio in testa alla classifica (1968 campi, 1525 solo a Roma), seguita dalla Lombardia (1339 campi, 485 a Milano) ed a sorpresa terzo posto per la Sicilia (865 campi). La regione con meno interesse per il Padel è invece l’Abruzzo, che registra un campo ogni 4000 abitanti. (fonte: Research & Data Analysis Department of the International Padel Federation).
La cosa più interessante dei numeri del Padel è legata agli investimenti, che continuano a crescere nonostante l’aumento del costo di realizzazione dei campi (da una media di 15.000€ pre-pandemia, ad una media attuale di 30.000€ per il nord Italia), ed ai costi di esercizio, legati all’aumento dei costi energetici (il 42% dei campi italiani è indoor). Il costo per partita medio varia dai 48€ per 90 minuti per il sud e centro Italia, fino ai 74€ medi per i campi milanesi (con punte di 100€ per i campi più prezzolati).
Numeri interessanti anche per il Beach Tennis, specialità nata in Italia ed esportata nel mondo, che resta comunque una disciplina relativamente di nicchia, nonostante i numerosi titoli internazionali (sei mondiali vinti dagli italiani negli ultimi 12 anni). La crescita stimata è comunque intorno al 20% annuo, anche grazie al “traino” del padel, con cui condivide il concetto di squadra, ed alla semplicità di realizzazione dei campi, che attualmente sono circa 1600, di cui il 50% in Emilia-Romagna.
Da tenere d’occhio invece il Pickleball, la “nuova” disciplina su cui ha posato la sua attenzione la FITP, che ai suoi esordi era stata goffamente nominata “mini tennis per adulti”. Il Pickleball è il nuovo trend di racchetta americano, letteralmente esploso durante la pandemia (quasi 9 milioni di giocatori negli USA, contro circa 23 milioni di tennis) e che in Italia sta vedendo un crescente interesse, motivato da una impostazione meno agonistica del padel, un accesso ancora più semplice ai campi, dei costi di pratica molto contenuti (una media tra i 15€ e i 20€ per un’ora, da dividere per quattro giocatori) e dei costi di investimento decisamente ridotti (circa 9000€ per un campo realizzato da zero, meno di 5000€ in caso di conversione da un campo da tennis in sintetico, che può ospitare fino a 4 campi da Pickleball). Per ora è però difficile avere dei numeri esatti viste le numerose associazioni sparse sul territorio, completamente decentralizzate, mentre la FITP ha cominciato a tesserare atleti Pickleball solo da gennaio di quest’anno, ma le stime più concrete riportano circa 5000 giocatori (2500 tesserati FITP nei primi due mesi di disponibilità) che possono contare su circa 50 club, presenti soprattutto in Lombardia e Toscana.
Arriviamo infine al Tennis, il re degli sport di racchetta in Italia, che anche grazie ai trionfi degli atleti azzurri (Sinner, Berrettini e Paolini solo per citarne alcuni) sta vivendo una vera e propria rinascita, dimostrata dai numeri: se nel 2001 La FITP (Federazione Italiana Tennis, che dal 2023 ha aggiunto la P di Padel) contava 150.000 iscritti ed un utile di 15 milioni di euro, oggi vanta più di un milione di iscritti e 200 milioni di fatturato annuo (per fare un paragone, la FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio, conta 1,4 milioni di iscritti). Numeri molto importanti se si pensa che i giocatori totali in Italia sono circa tre milioni. A questo panorama si aggiunge un’economia legata agli eventi agonistici di 2 miliardi di euro entro il 2027 grazie soprattutto a tre grandi eventi: le Atp Finals (tra Torino e Milano fino al 2030), gli Internazionali di Roma (in versione estesa a 14 giorni) e le finali della Coppa Davis (fino al 2027). In questo caso, lato investimenti, le barriere all’ingresso sono alte, soprattutto per gli spazi richiesti per realizzare un campo, ma l’interesse e l’economia sviluppata dall’indotto dell'”effetto Sinner” sta dando sicuramente ottimi risultati.