(Teleborsa) – Oggi entra in vigore la legge europea sull’intelligenza artificiale, il primo regolamento a livello globale sull’intelligenza artificiale al mondo. La legge sull’IA è concepita per garantire che l’IA sviluppata e utilizzata nell’UE sia affidabile, con garanzie per proteggere i diritti fondamentali delle persone. Il regolamento mira a istituire un mercato interno armonizzato per l’IA nell’UE, incoraggiando l’adozione di questa tecnologia e creando un contesto favorevole all’innovazione e agli investimenti.
La maggior parte dei sistemi di IA, come i sistemi di raccomandazione basati sull’IA e i filtri spam, rientra in questa categoria. Tali sistemi non sono soggetti a obblighi ai sensi della legge sull’IA a causa del loro rischio minimo per i diritti e la sicurezza dei cittadini. Le imprese possono adottare volontariamente codici di condotta aggiuntivi.
Gli Stati membri hanno tempo fino al 2 agosto 2025 per designare autorità nazionali competenti, che vigileranno sull’applicazione delle norme per i sistemi di IA e svolgeranno attività di vigilanza del mercato. L’ufficio per l’IA della Commissione sarà il principale organismo di attuazione della legge sull’IA a livello dell’UE, nonché il responsabile dell’applicazione delle norme per i modelli di IA per finalità generali.
Tre organi consultivi sosterranno l’attuazione delle norme. Il comitato europeo per l’intelligenza artificiale garantirà un’applicazione uniforme della legge sull’IA in tutti gli Stati membri dell’UE e fungerà da principale organo per la cooperazione tra la Commissione e gli Stati membri. Un gruppo scientifico di esperti indipendenti fornirà consulenza tecnica e contributi sull’applicazione delle norme. In particolare, questo gruppo di esperti può inviare segnalazioni all’Ufficio per l’IA in merito ai rischi associati ai modelli di IA per finalità generali. L’Ufficio per l’IA può anche ricevere orientamenti da un forum consultivo, composto da una serie diversificata di portatori di interessi.
Le imprese che non rispettano le norme saranno sanzionate. Le sanzioni pecuniarie potrebbero arrivare fino al 7 % del fatturato annuo globale per le violazioni di applicazioni di IA vietate, fino al 3 % per le violazioni di altri obblighi e fino al 1,5 % per la fornitura di informazioni inesatte.