(Teleborsa) – Immigrazione, scuola, università e cittadinanza. Sono alcuni dei temi toccati dai decreti approvati oggi dal Consiglio dei ministri dopo una riunione durata quasi due ore.
“Abbiamo approvato un decreto legge molto semplice, composto da un solo articolo, al netto del secondo che disciplina l’entrata in vigore, che preciso e specifico interviene sulla legge di ratifica e non sul contenuto del protocollo, e lo fa di fatto rendendo possibile utilizzare la struttura già esistente nel centro di Gjader del Cpr per le persone che vengono trasferite dall’Italia e non come prevedeva la legge di ratifica solo per quelle che venivano salvate in operazioni di soccorso in mare”, ha spiegato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in conferenza stampa dopo il Cdm illustrando il nuovo dl Albania.
Via libera da parte del Consiglio dei ministri anche alla proposta del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, relativa al disegno di legge delega sulla riforma delle amministrazioni straordinarie e degli enti cooperativi e mutualistici. La norma semplifica la disciplina dell’amministrazione straordinaria e ne rende più efficiente la gestione, inoltre aggiorna il quadro legislativo per gli enti cooperativi e mutualistici, adattandolo alle nuove dinamiche dell’attuale contesto economico e sociale. “Il provvedimento – ha sottolineato il Mimit in una nota – è un tassello importante di un intervento complessivo messo in campo in questi due anni di Governo per riformare le Amministrazioni Straordinarie, un’area grigia che invece di essere uno strumento di politica industriale era contraddistinta da situazioni complesse che svantaggiavano le imprese”.
In tema di cittadinanza, il Cdm ha approvato la riforma che modifica l’accesso alla cittadinanza italiana tramite ius sanguinis (diritto di sangue). La nuova norma, voluta dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, ha posto un limite generazionale alle richieste: d’ora in poi potranno ottenerla solo chi ha nonni italiani, escludendo i bisnonni. “Essere cittadini italiani è una cosa seria”, ha dichiarato Tajani in conferenza stampa. “La concessione della cittadinanza non può essere un automatismo per chi ha un antenato emigrato secoli fa, senza alcun legame culturale o linguistico con il Paese”. L’obiettivo della norma è soprattutto frenare gli abusi: migliaia di richieste, soprattutto dal Sud America, sfruttavano la vecchia legge che permetteva di risalire fino al 1861.
In Cdm anche il via libera preliminare al decreto legislativo che modifica le modalità di ingresso alle facoltà di Medicina. “Il numero chiuso a medicina come lo abbiamo conosciuto fino ad ora non esiste più, abbiamo infranto il tabù, sarà aperto progressivamente sulla base dei fabbisogni: abbiamo istituito un osservatorio ed è sulla base di questo che apriremo ogni anno di un qualcosa in più, creando un numero sostenibile. Abbiamo aderito alla teoria del numero aperto in maniera sostenibile, progressiva e programmata per non scassare il sistema universitario con una apertura improvvisa e non programmata”, ha spiegato il ministro per l’Università e la Ricerca, Anna Maria Bernini.
Infine, in tema scuola è arrivato l’ok a un decreto legge in materia di attuazione delle misure del Pnrr e per l’avvio dell’anno scolastico 2025/2026. Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha fatto sapere che nel Dl “si rendono disponibili circa 820 milioni di euro per il nuovo piano per asili nido, che derivano dal riconoscimento, da parte della Commissione europea, dei maggiori costi sostenuti dallo Stato italiano a fronte dell’incremento inflattivo dei prezzi di realizzazione delle opere per gli asili e in ragione del mantenimento dei medesimi target iniziali”.