(Teleborsa) – Italia ancora nel mirino di attacchi hacker del collettivo filorusso NoName057 che questa mattina ha colpito alcuni siti governativi e militari italiani. Colpiti dall’attacco di tipo DDos i siti del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e della Guardia di Finanza oltre ad alcuni sottodomini del sito dell’Interno e della Finanza. Sono risultati irraggiungibili per alcuni minuti anche quelli dell’Aeronautica militare e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
NoName057 su Telegram ha rivendicato l’attacco parlando di “punizione per l’Italia con missili DDoS”.
L’attacco odierno arriva dopo quello di ieri che aveva puntato una serie di siti web di istituti bancari e finanziari e di trasporto aereo e locale. Il collettivo aveva rivendicato l’attacco come una risposta ad alcune dichiarazioni del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Mattarella un paio di settimane fa aveva paragonato il regime russo al Terzo Reich di Hitler per l’aggressione all’Ucraina e nei giorni scorsi era stato pesantemente attaccato da Marija Zacharova, portavoce del ministero degli Esteri russo.
Anche ieri gli hacker avevano effettuato attacchi di tipo DDos (Distributed Denial of service) che mirano a congestionare e a rendere inaccessibili i siti: tra i target risultavano anche Intesa Sanpaolo, gli aeroporti di Linate e Malpensa, Acqua Novara, Acque Veronesi, compagnie di trasporto pubblico locale toscane e piemontesi e l’autorità portuale dell’Adriatico orientale.
Ieri l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale aveva avvisato gli nel momento in cui gli attacchi stavano partendo e non sembrano esserci stati disagi grazie alle azioni di mitigazione messe in atto dalla stessa Agenzia in collaborazione con i tecnici degli stessi bersagli.
Nella rivendicazione diffusa via Telegram, il collettivo aveva definito il presidente Mattarella “russofobo”, facendo riferimento anche la risposta di Zacharova.