(Teleborsa) – In base ai dati dell’ultimo bilancio operativo della Guardia di Finanza sono quasi 60mila le persone in Italia costretti a lavorare senza un contratto o con accordi irregolari. I numeri fanno riferimento verifiche svolte in tema di lotta al lavoro nero dal primo gennaio del 2023 al 31 maggio scorso e sono il 32% maggiori rispetto a quelli registrati nel periodo precedente quando i lavoratori irregolari individuati erano stati poco più di 45mila. Un quadro che arriva a pochi giorni dalla tragedia di Satnam Singh, il cittadino morto dopo esser stato abbandonato davanti casa dal proprietario dell’azienda agricola nella quale poco prima aveva perso il braccio destro in un incidente sul lavoro.
In basi ai dati forniti dalla Gdf è di circa 3,6 miliardi di euro il valore dei beni riconducibili alla criminalità organizzata sequestrati, confiscati o sottoposti ad amministrazione giudiziaria. Sul fronte del riciclaggio, i finanzieri hanno scoperto operazioni illecite per 6,8 miliardi e denunciato 5.316 persone, di cui 461 arrestate, mentre il contrasto alle nuove frodi telematiche ha consentito di sequestrare beni per 92 milioni di euro. Il controvalore in euro delle criptovalute sequestrate è stato di 75 milioni di euro. La Guardia di Finanza ha scoperto anche la prima “mining farm” italiana, una struttura composta da hardware e software in grado di coniare nuove valute virtuali.
Sul fronte del contrasto alla contraffazione e alla tutela del made in Italy sono stati sequestrati oltre 800 milioni di prodotti falsi e oltre 22mila tonnellate di prodotti agroalimentari.
Per quanto riguarda le operazioni sospette, sono stati esaminati quasi 252mila flussi finanziari, 500 dei quali legati al finanziamento del terrorismo. Sul fronte delle truffe, ammontano a circa due miliardi di euro le frodi sui fondi che erano destinati a sostenere le famiglie e le imprese. Dai dati emerge inoltre un danno erariale per circa 3 miliardi di euro, con 19.674 indagini in tema di spesa pubblica che hanno portato alla denuncia di oltre 31mila persone e alla segnalazione alla Corte dei Conti di 6.345 responsabili degli ammanchi alle casse dello Stato.
Quasi raddoppiati i sequestri dei beni profitto dell’evasione fiscale: ne sono stati effettuati per un valore complessivo di 8,3 miliardi, tre miliardi e mezzo in più rispetto ai 4,8 recuperati nell’analogo periodo precedente. I finanzieri hanno scoperto 8.743 evasori totali, soggetti o imprese completamente sconosciute al fisco, un numero sostanzialmente identico al periodo precedente (quando furono 8.924).
Novità anche per quanto riguarda i beni congelati a oligarchi russi dall’inizio della guerra in Ucraina nel 2022: ammontano a un valore complessivo di 2 miliardi di euro.