(Teleborsa) – Le imprese programmano circa 520 mila nuove assunzioni a ottobre e oltre 1,3 milioni per il trimestre ottobre-dicembre, in flessione di 11mila unità rispetto a ottobre 2024 (-2,1%) e di 29mila rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Nonostante la frenata delle assunzioni resta alta la difficoltà di reperimento del personale (mismatch), che riguarda il 46,8% delle figure ricercate. E’ quanto conferma consueto Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro grazie al Programma nazionale Giovani, donne e lavoro cofinanziato dall’Unione europea.
Il settore primario prevede oltre 43mila assunzioni ad ottobre e più di 85mila nel trimestre. A ricercare maggiormente manodopera sono le imprese del comparto coltivazioni ad albero che programmano quasi 17mila assunzioni nel mese e circa 31mila nel trimestre, seguono poi le imprese che si dedicano alle coltivazioni di campo con 13mila lavoratori ricercati nel mese e quasi 26mila nel trimestre.
Nel comparto industriale, sono attese quasi 137 mila assunzioni nel mese e oltre 333 mila nel trimestre. Per il manifatturiero, che è alla ricerca di circa 85mila lavoratori nel mese e di più di 205mila nel trimestre, le maggiori opportunità di lavoro sono offerte dalle industrie della meccatronica che ricercano oltre 19mila lavoratori nel mese e più di 49mila nel trimestre, seguite dalle industrie alimentari, bevande e tabacco che ricercano quasi 17mila lavoratori nel mese e 39mila nel trimestre e da quelle metallurgiche e dei prodotti in metallo (oltre 15mila nel mese e circa 36mila nel trimestre).
Le costruzioni mostrano una solida tenuta, con 52 mila assunzioni previste nel mese e oltre 128mila nel trimestre. Nel terziario, si concentrano circa 340mila assunzioni a ottobre e oltre 893mila nel trimestre. Il turismo si conferma il principale motore occupazionale (86mila ingressi nel mese e 240mila nel trimestre), seguito da commercio (74mila e 199mila) e servizi alla persona (66mila e 159mila).
Il tempo determinato resta la forma contrattuale prevalente con quasi 306mila unità, pari al 58,8% del totale, seguito dai contratti a tempo indeterminato (circa 99mila, 19,0%) e da quelli di somministrazione (42mila, 8,1%).
A ottobre, le imprese continuano a segnalare difficoltà di reperimento del personale per più di 243mila posizioni lavorative (il 46,8% del totale), soprattutto per mancanza di candidati (29,7%) o preparazione inadeguata (13,3%). A risentire maggiormente del mismatch sono le industrie metallurgiche e metallifere (67,5% dei profili ricercati dalle imprese è di difficile reperimento), le imprese del comparto costruzioni (60,8%), le imprese del legno-mobile (56,9%), le industrie della meccatronica (55,5%) e quelle tessili, abbigliamento e calzature (55,3%).
Fra profili professionali, il Borsino delle professioni del Sistema Informativo Excelsior segnala, tra quelli di più difficile reperimento, ingegneri (58,8% è di difficile reperimento), tecnici in campo ingegneristico (65,6%), tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni (59,5%) e tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (59,2%), operatori per la cura estetica (60,9%) e professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali (60,4%), fabbri ferrai costruttori di utensili (77,2%), fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (75,8% meccanici artigianali), montatori, riparatori, manutentori macchine (71,9%). Tra le professioni maggiormente richieste nel settore primario emergono criticità nel reperimento sul mercato per i tecnici dei rapporti con i mercati (92% delle posizioni sono di difficile reperimento), gli allevatori e operai specializzati della zootecnia (68,8%),gli esercenti ed addetti nelle attività di ristorazione (66,1%) e gli agricoltori e operai agricoli specializzati (52,7%).
Le imprese sono alla ricerca di lavoratori immigrati per coprire più di 117mila ingressi programmati nel mese di ottobre, pari al 22,5% del totale contratti.
Sono invece oltre 155 mila i giovani under 30 ricercati a ottobre (30% del totale), con le maggiori opportunità nei servizi informatici e telecomunicazioni (43,9%), turismo (40,8%), commercio (39,9%), media e comunicazione (37,6%) e servizi avanzati alle imprese (35,8%).