(Teleborsa) – In un’intervista al Corriere della Sera il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha indicato le priorità degli industriali per la prossima legge di Bilancio. “Un piano di incentivi agli investimenti che vada oltre il PNRR e, quindi, oltre 2026; la conferma del taglio del cuneo fiscale per il 2025; il ripristino dell’Ace, misura che favorisce la crescita patrimoniale delle imprese”, ha elencato Orsini che spera al contrario che venga abbandona la logica dei bonus. “Singoli bonus a tempo e piccoli contributi a pioggia. Non servono. Le misure a sostegno degli investimenti sono indispensabili per sostenere la crescita. L’unica via per finanziarle è riconfigurare la spesa pubblica e dirottare le risorse verso settori che generano più crescita”, ha sottolineato.
Il presidente di Confindustria ha parlato anche del rapporto con i sindacati. “I cambiamenti innescati dalle innovazioni nel sistema produttivo, a partire dall’IA, renderanno necessaria una nuova fase di contrattazione a vari livelli. Confindustria e sindacati devono tornare a confrontarsi – ha dichiarato –. Ripartiamo dal Patto della fabbrica del 2018. E ripartiamo dalla sicurezza sul lavoro. Conto di incontrare presto i tre sindacati”. Secondo Orsini “i contratti firmati da associazioni non rappresentative non dovrebbero avere agibilità. Il dumping contrattuale è una forma di concorrenza sleale”.