(Teleborsa) – Dopo la discesa del 2022, la ricchezza netta globale ha visto una significativa ripresa del 4,3% nel 2023. Gran parte della crescita è dovuta al rimbalzo del mercato finanziario, poiché la ricchezza finanziaria, un sottoinsieme della ricchezza netta globale, è aumentata di quasi il 7%, dopo un calo del 4% lo scorso anno. Stando allo studio “Global Wealth 2024: The GenAI Era Unfolds”, rapporto annuale sulla ricchezza globale a cura di Boston Consulting Group (BCG), nei prossimi cinque anni verranno creati 92mila miliardi di dollari di ricchezza finanziaria.
“Nonostante nel 2023 la ricchezza finanziaria sia tornata a crescere, non si alleviano le pressioni per gli operatori del risparmio, che hanno visto i loro margini diminuire più del 40% dal 2007 ad oggi a livello globale – ha dichiarato Graziano Pace, Principal di BCG –. Oggi, gli operatori del settore non possono più affidarsi esclusivamente alle performance dei mercati per essere sostenibili dal punto di vista economico-finanziario, ma devono evolvere il proprio modello di business per affrontare costi crescenti a causa dell’inflazione, inefficienze operative e requisiti normativi più stringenti. La GenAI giocherà un ruolo cruciale nella loro trasformazione di business, operativa e tecnologica, abilitando una migliore gestione dei costi e un’esperienza cliente evoluta”.
Trend di ricchezza finanziaria per geografia
La ricchezza transfrontaliera è cresciuta del 5,1% nel 2023, raggiungendo i 13mila miliardi di dollari, un numero leggermente superiore a quello dell’anno scorso. Aumenta la ricchezza finanziaria in Nord America ed Europa occidentale: supportato da mercati azionari forti, il Nord America è tra le regioni a crescita più rapida, rappresentando oltre il 50% di tutta la nuova ricchezza finanziaria nel 2023. Anche l’Europa occidentale torna a crescere, seppure non in maniera altrettanto accentuata, con una ricchezza finanziaria in aumento del 4,4%.
Nella regione Asia-Pacifico si osserva una crescita modesta della ricchezza finanziaria, aumentata del 5,1% nel 2023, prevalentemente a causa di un rallentamento nella creazione di ricchezza in Cina. Le stime prevedono però un aumento significativo entro il 2028, quando la regione contribuirà a quasi il 30% della nuova ricchezza finanziaria globale. Anche l’India è un motore di crescita per la ricchezza: ha generato circa 590 miliardi di dollari di nuova ricchezza finanziaria nel 2023, il suo aumento più grande della storia. Le dinamiche di crescita più notevoli si osservano negli Emirati Arabi Uniti (UAE), attualmente il settimo più grande booking center del mondo, che supererà le Isole del Canale e l’Isola di Man come sesto più grande booking center entro il 2028. Si ferma l’ascesa prevista di Hong Kong come principale hub finanziario globale, a causa del rallentamento temporaneo ma significativo degli afflussi cinesi. Singapore sembra ora essere in grado di sfidare l’ascesa di Hong Kong a lungo termine.
La Svizzera rimane il più grande booking center del mondo, crescendo in linea con la sua media storica del 4,8% e guadagnando la maggior parte della ricchezza in termini assoluti di dollari. La Svizzera e altri booking center transfrontalieri europei, inclusi il Regno Unito e il Lussemburgo, stanno crescendo a un ritmo più lento rispetto a Singapore, agli UAE e agli Stati Uniti. Il cambiamento si verifica principalmente per la crescente domanda di diversificazione geografica, riflettendo un continuo aumento nella generazione di ricchezza nei mercati del Medio Oriente e dell’Asia. Ci aspettiamo che la Svizzera mantenga la sua posizione come principale booking center per ora, catturando circa il 15% al 20% della nuova ricchezza transfrontaliera globale fino al 2028, ma ci sarà una forte concorrenza per il primo posto.
La ricchezza finanziaria in Italia
Al 2023 la ricchezza finanziaria italiana vale l’11,4% del totale per l’Europa occidentale, registrando una crescita del 4,4% annuo dal 2018 al 2023, per un totale di 6.200 miliardi di dollari. Si prevede che la ricchezza finanziaria in Italia crescerà del 3,8% annuo, arrivando a 7.400 miliardi di dollari entro il 2028. Gli asset reali in Italia sono cresciuti dell’1% annuo dal 2018 al 2023, raggiungendo i 7.700 miliardi di dollari, e si prevede che cresceranno dello 0,9% annuo fino a raggiungere gli 8.000 miliardi di dollari entro il 2028. Le passività in Italia sono cresciute dell’1,8% annuo dal 2018 al 2023, attestandosi a 900 miliardi di dollari, con una crescita prevista dell’1,5% annuo fino al 2028, mantenendo lo stesso valore. Nell’ultimo anno il nostro Paese ha raccolto l’11,6% degli asset reali e il 6,3% delle passività dell’Europa Occidentale. Gli investimenti in azioni e fondi d’investimento rappresentano la classe di attività più grande, costituendo il 41% della ricchezza personale totale nel 2023, e si prevede che cresceranno al tasso più rapido del 5,4% annuo. L’analisi BCG stima 457 mila italiani milionari, cioè persone che detengono un patrimonio di almeno un milione di dollari in ricchezza finanziaria, meno dell’1% della popolazione. Se si guarda poi al segmento degli Ultra-High Net Worth, gli individui che detengono un patrimonio superiore ai 100 milioni di dollari di ricchezza finanziaria, in Italia se ne contano 2.300. Stando ai dati, ben il 47% del patrimonio finanziario nel 2023 è detenuto dai milionari, ma una larga parte della ricchezza (53%) appartiene ai cosiddetti clienti affluent e mass, gli individui con una ricchezza che arriva al milione. Nei prossimi 5 anni i vari segmenti seguiranno trend diversi: rimarrà stabile il numero dei milionari con patrimoni dall’1 ai 100 milioni di dollari USA (Lower- e Upper-High Net-Worth) e degli affluent, crescerà dell’1% il numero di individui con patrimoni maggiori di 100 milioni (Ultra-High Net Worth), mentre diminuiranno del 3% i clienti mass.
GenAI e il futuro della gestione della ricchezza
La GenAI ha il potenziale per portare le interazioni con i clienti a un livello superiore riducendo i costi e sbloccando la produttività, di conseguenza, potrebbe essere lo shock positivo di cui il settore ha bisogno per aumentare la redditività a lungo termine. Il sondaggio condotto da BCG su oltre 60 importanti istituzioni finanziarie, tra cui gestori patrimoniali e banche private, ha rivelato che per l’85% di esse la GenAI sarà uno strumento dirompente e con grande potere trasformativo. Eppure, anche se tutti ne parlano, molti operatori del comparto sono ancora esitanti nell’atto pratico, con l’82% che manca di una strategia GenAI a lungo termine e di una roadmap di implementazione a breve termine. Il report presenta le applicazioni della GenAI attuali e future più rilevanti per la gestione patrimoniale, offrendo una guida completa per aiutare gli addetti ai lavori a passare da casi d’uso isolati alla piena integrazione della GenAI nel percorso di trasformazione digitale.