(Teleborsa) – Oggi, lunedì 7 ottobre 2024, l’Ufficio Parlamentare di Bilancio (UPB) ha validato le previsioni macroeconomiche del Piano Strutturale di Bilancio di medio termine (PSB) 2025-2029. L’esito positivo è stato comunicato dalla Presidente dell’UPB, Professoressa Lilia Cavallari, durante un’audizione davanti alle Commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato. Il piano, che il Governo presenterà alla UE dopo il passaggio in Parlamento, è in linea con la nuova governance economica europea entrata in vigore il 30 aprile 2024.
Cavallari ha evidenziato che, nonostante le previsioni siano plausibili, il quadro internazionale presenta incognite significative, con i rischi principalmente al ribasso. “Il percorso di consolidamento è impegnativo e prolungato nel tempo, coerente con l’obiettivo di ridurre il rapporto debito/PIL e preservare gli investimenti,” ha affermato la Presidente. Tuttavia, ha sottolineato la necessità di una spinta corale per la piena attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e del programma di investimenti e riforme.
L’UPB ha validato le previsioni macroeconomiche tendenziali del PSB, ma ha notato alcune carenze informative riguardo alla strategia di consolidamento. “Servono indicazioni specifiche sugli investimenti e le riforme, cruciali per garantire miglioramenti strutturali e una crescita adeguata,” ha aggiunto Cavallari. Le revisioni dei dati hanno reso l’obiettivo di crescita del PIL 2024, fissato all’1,0%, più lontano, sebbene le previsioni per gli anni successivi non ne siano state intaccate.
L’analisi della congiuntura globale indica che le tensioni geopolitiche, come la guerra in Ucraina e i conflitti in Medio Oriente, potrebbero influenzare negativamente gli equilibri internazionali. “Il quadro globale appare fragile e incerto, e i rischi di matrice estera aumentano,” ha dichiarato Cavallari. Il piano prevede una crescita del PIL poco sopra l’1% nel periodo 2024-2026 e poco sotto tale soglia nel triennio finale 2027-2029.
L’UPB, analizzando l’impatto delle revisioni Istat sui conti pubblici, ha confermato che le previsioni sul PIL nominale rimangono valide nonostante i rischi al ribasso. “L’attuazione delle riforme e degli investimenti previsti nel PSB potrebbe avere un impatto significativo sulla crescita,” ha aggiunto Cavallari, sottolineando l’importanza di monitoraggi tempestivi e valutazioni trasparenti nei prossimi anni.
Infine, per l’UPB il percorso programmatico di spesa netta prevede una crescita sostenibile e che il Piano delinea misure per ridurre il deficit sotto il 3% entro il 2026. “La realizzazione del Piano è soggetta ad elementi di incertezza e richiede un impegno coordinato da parte di tutti gli attori coinvolti,” ha concluso la Presidente.