(Teleborsa) – Si va verso il rifinanziamento del bonus psicologo, il contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia, introdotto dal 2022 e che nella scorsa Legge di Bilancio è stato confermato e reso strutturale. Ma rimane l’incognita delle risorse. Secondo quanto viene riferito da fonti di maggioranza il governo sarebbe al lavoro per confermare lo stanziamento previsto per l’anno in corso con fondi, dunque, per 10 milioni.
“Bene l’impegno a rifinanziare il bonus psicologo ma resta la drammatica carenza di risorse. Quando è stato introdotto lo stanziamento era di 25 milioni, poi è stato ridotto a 5 e 8 e, solo grazie all’opposizione elevato a 10, che è comunque una goccia nel mare visto che le richieste sono state 400mila e se ne è coperta una percentuale ridottissima. Faremo una battaglia per rimpinguarlo, per renderlo più corposo” sottolinea il senatore del Pd Filippo Sensi.
“Sul tema della salute mentale – prosegue Sensi – c’è tanta sensibilità in più nella società ma poi quando andiamo a stringere i fondi, così come sulla sanità in generale, restano la cenerentola per questo governo. Nel frattempo si è arenata in commissione alla Camera, proprio per la questione delle risorse, la proposta bipartisan per lo psicologo di base”.
Il bonus psicologo è stato reso strutturale innalzando l’importo massimo a 1.500 euro per persona e regolando l’erogazione in base all’ISEE del richiedente. Possono accedere alla prestazione le persone in condizione di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica, che siano nella condizione di beneficiare di un percorso psicoterapeutico. A decorrere dal 2023, il beneficio è riconosciuto una sola volta per ciascuna annualità ai soggetti in possesso di: residenza in Italia; valore ISEE in corso di validità non superiore a 50mila euro.