(Teleborsa) – A livello mondiale le operazioni M&A in ambito Consumer Markets hanno segnato un ulteriore calo del 23% a volumi rispetto al livello, già basso, dello scorso anno, con un declino del 12% a valore, mitigato dalla presenza di due operazioni di grandi dimensioni nel retail e packaging. A livello italiano, nel primo semestre 2024 l’attività M&A nel Consumer Markets ha visto un decremento del 19% a volumi, con il Food sempre in testa alla classifica (46 operazioni su 179).
A livello globale, ci si attende che l’attività di M&A possa ripartire nel secondo semestre dell’anno, tuttavia ancora con prudenza e focalizzazione su segmenti più conservativi da parte degli investitori finanziari e con tempi di preparazione più lunghi per potenziali exit.
In questo contesto, le exit dei fondi, soprattutto quelle di grandi dimensioni, continuano ad essere piuttosto complesse e spesso sostituite da investimenti di continuity funds sponsorizzati dagli stessi fondi o da exit parziali (ad esempio Acqua & Sapone), mentre le operazioni di mid market e/o quelle promosse da operatori strategici, che richiedono meno debito, sono più facili e in continua crescita.
Nella recente ricerca Voice of the Consumer Survey, il 64% dei consumatori lamentava timori relativi a inflazione, guerra, cambiamento climatico e un generale senso di ansia collegato alla volatilità di mercato, che influenza le decisioni di spesa.
In questo contesto le tematiche chiave che sono state sollevate come di maggiore attenzione sono collegate a: Salute e benessere
Sostenibilità della catena di fornitura; Esigenza di rinforzare la fiducia nei brand; Gestire gli impatti della tecnologia; Erosione del potere di acquisto di alcune fasce di consumatori collegate alle dinamiche inflattive.
PwC si attende che queste tematiche restino ancora di interesse apicale sia per le aziende che per gli investitori finanziari, come guida per le decisioni di M&A nei prossimi mesi.
Come detto, il mercato italiano dell’M&A nel primo semestre del 2024 si è chiuso con un calo del 18,6% in termini di operazioni annunciate in ambito Consumer rispetto al primo semestre del 2023.
Il Food resta alla guida con 46 operazioni completate su un totale di 179. Resta anche stabile la quota di operazioni sponsorizzate da fondi (c. 43%), che non includono le acquisizioni di piattaforma e gli add-on (classificate tra le operazioni di investitori industriali “corporate”). Le operazioni domestiche (Italia su Italia) rappresentano il 66% del totale. Seguono Fashion (35 deals) e i Prodotti per la casa e al persona (14).
“Lo scenario è moderatamente positivo, ma con velocità diverse nei vari segmenti ed una maggiore attenzione sulla preparazione delle aziende per potenziali operazioni nell’ultima parte dell’anno o nel 2025. Ci attendiamo un crescente interesse sull’Europa da parte di operatori del Middle East, India e Giappone, come riflesso del sempre maggiore peso sui consumatori della classe media in questi paesi e di aziende floride interessate ad investire all’estero”, spiega Emanuela Pettenò, Partner PwC Italia, Consumer Markets & Markets Deals Leader.
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