(Teleborsa) – Milano è già conosciuta come la capitale della moda e sta consolidando il suo ruolo come centro nevralgico per l’arte e il design a livello internazionale, considerando l’impatto economico che entrambi i settori hanno sulla sua economia. La città meneghina, infatti, grazie a eventi cruciali come il Salone del Mobile, il Fuorisalone e la Fashion Week, genera un indotto economico a dir poco significativo, posizionandosi come un riferimento globale non solo per la creatività ma anche per l’economia e il turismo di conseguenza..
I numeri parlano chiaro: secondo i dati di Confcommercio, il Salone del Mobile e il Fuorisalone 2024 hanno generato un indotto di quasi 261 milioni di euro, con un incremento del 13,7% rispetto all’anno precedente. Questo risultato è stato in gran parte dovuto all’afflusso di visitatori stranieri, che hanno contribuito con circa 191 milioni di euro, pari al 73% del totale. La partecipazione internazionale sottolinea quanto chiara e importante sia l’attrattiva globale di Milano come epicentro del design: il capoluogo lombardo è la destinazione privilegiata per professionisti e appassionati di tutto il mondo. Oltre alla design week, non dimentichiamo quanto sia influente la Milano Fashion Week, che rappresenta un altro pilastro economico della città, con un impatto stimato nel 2023 di oltre 70 milioni di euro, stand alle cifre di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza.
La Casa degli Artisti: l’hub per l’innovazione artistica
Nel contesto di questa vibrante, contemporanea, multisfaccettata e sempre all’avanguardia scena creativa, la Casa degli Artisti è un esempio emblematico di come Milano riesca a coniugare arte e business. Questo hub, situato nel cuore della città, offre spazi gratuiti e supporto economico agli artisti, permettendo loro di sviluppare progetti innovativi e di entrare in contatto con il mondo aziendale. Attraverso un modello di committenza rivolto alle imprese, la Casa degli Artisti facilita infatti la collaborazione tra creativi e aziende, creando un vero e proprio circolo virtuoso che fa bene sia alla produzione artistica che al tessuto economico cittadino.
L’iniziativa della Casa degli Artisti arricchisce l’offerta culturale della città, contribuendo sostanzialmente alla sua economia: gli eventi organizzati presso la Casa, come l’Open House degli 11 atelier dal 10 al 15 settembre – con l’agenzia HF4 come partner di comunicazione – rappresentano una preziosa opportunità per i cittadini e i turisti di esplorare il mondo creativo in modo diretto, rafforzando il legame tra arte e comunità. Da Luca Coser con la mostra “La memoria delle cose” alla performance di arte sonora di Dario Buccino, passando per Martina Mura e il suo progetto sul potenziale simbolico e sensoriale dei semi; e ancora Roberto Rup Paolini svilupperà un’installazione immersiva multidisciplinare, Isabella Nazzarri e Anna Caruso presenteranno “Paesaggi Liquidi”, Margherita Morgantin realizzerà un’installazione di accoglienza/trasformazione. Spazio anche ad un progetto di sinergia artistica denominato “Under the 2nd floor” e a Gino Lucente, artista visuale e sperimentatore che proporrà una performance musicale del gruppo art/rock da lui fondato King Tongue.
È d’altronde oramai assodato il binomio cultura-economia dove cultura racchiude ovviamente il mondo dell’arte, della moda, del design e l’economia ha a che fare con settori quali turismo e commercio. Milano, dunque, grazie alla sua offerta culturale e creativa, è diventata anche una meta privilegiata per il turismo di lusso. Nel 2022, stando ad uno studio congiunto di Global Blue e Lybra Tech, la città ha attirato il 34% dei flussi turistici legati allo shopping di lusso, composto prevalentemente da visitatori stranieri: questo segmento alimenta l’economia locale attraverso acquisti di alto livello, e contemporaneamente contribuisce alla diffusione della cultura e del design italiani nel mondo.
Insomma Milano – con il suo assodato modello di business legato all’arte e al design – alimenta la speranza per altre metropoli, italiane e non, di vivere di cultura, nutrendosi di creatività mentre cresce in termini economici.