(Teleborsa) – “I tre film in concorso in questa 81esima edizione della Mostra del cinema di Venezia di cui, come Tenderstories, siamo coproduttori – ‘Nonostante’ di Valerio Mastandrea, ‘Diciannove’ di Giovanni Tortorici e ‘April’ di Dea Kulumbegashvili – trattano argomenti diversi, sociali e attuali. L’edizione del festival in corso è particolare perché è riuscita a convogliare una serie di tematiche come il rapporto tra la vita e la morte, alle inquietudini delle attuali nuove generazioni, sino ai temi gravi come quello delle maternità difficili e gli aborti clandestini, che rappresentano reali problemi in tanti Paesi. Il cinema italiano sta vivendo un ottimo momento di rivoluzione, l’industria sta cambiando, infatti, vediamo una concentrazione all’interno delle società che producono e che realizzano i film in Italia, un Paese che sta giocando un ruolo fondamentale e primario per gli operatori e per il supporto che lo Stato da a chi produce cultura”. È quanto ha dichiarato Moreno Zani, Fondatore di Tenderstories, intervenuto su RaiNews24 in diretta dalla Mostra del Cinema di Venezia, come coproduttore di tre film in concorso.
“Il nostro cinema ha i numeri giusti per ritagliarsi uno spazio importante a livello internazionale nel momento in cui non cerchiamo di fare qualcosa lontano dal nostro background culturale, dedicandoci a quello che è il nostro modo di vivere e raccontare le nostre vite, le nostre culture e inquietudini. Se guardiamo i film che sono stati presentati, non solo quelli che noi di Tenderstories abbiamo prodotto, – ha proseguito Zani – sono molto legati a ciò che viviamo quotidianamente. Parlare di ciò che le persone vivono, sentono, per le quali sono felici o per le quali soffrono, sicuramente è un modo di avere ascolto e di esportare la nostra cultura e la nostra visione all’estero”.