(Teleborsa) – “In oltre trent’anni abbiamo registrato 716 amministrazioni locali in dissesto finanziario. Solo nel 2023 sono 26 i comuni con i bilanci in ‘sofferenza’: sono i dati allarmanti evidenziati dallo studio realizzato dalla Fondazione nazionale dei commercialisti che impongono una riflessione sulla responsabilità a carico di revisori dei conti, amministratori e consulenti”. Lo ha detto Diego Musto, vice presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli Nord in occasione del forum “Salvaguardia degli equilibri di bilancio e l’assestamento generale del bilancio; la gestione della crisi nell’ente locale, promosso ad Aversa.
“Le amministrazioni territoriali, al di sotto dei 15.000 abitanti – ha sottolineato Eugenia Maisto, consigliere dell’Odcec di Napoli Nord – attraversano una profonda crisi economica e gli attuali strumenti a disposizione non sono sufficienti. E’ necessario intervenire con determinazione sui sistemi di controllo interni ed esterni attivando un rapporto di maggiore collaborazione tra i revisori e la Corte dei Conti. Nel corso del quarto evento (totalizzando 13 crediti formativi) abbiamo analizzato le soluzioni ipotizzate dagli esperti del settore”.
Secondo Michele Frignola, consigliere dell’Odcec di Napoli Nord, è necessario studiare con attenzione gli strumenti disponibili per consentire ai revisori di effettuare un’analisi efficace della situazione, per poter esprimere il parere sul mantenimento degli equilibri di bilancio”.
Ezio Micillo, rappresentante territoriale dell’Ancrel, ha evidenziato che nel corso del dibattito “sono state esaminate le cause che generano le crisi degli enti locali. In Italia sono oltre 500 i comuni che si trovano in pre-dissesto e dissesto finanziario, la maggior parte degli enti sono collocati nelle regioni del centro-sud. Il ruolo dei revisori e degli amministratori locali, è sempre più strategico perché attraverso la loro capacità, esperienza e professionalità è possibile monitorare e segnalare le cause, individuando le soluzioni per evitare il default delle strutture pubbliche”.
Per Vincenzo Maisto (responsabile finanziario del Comune di Villa di Briano e sovraordinato nella commissione prefettizia del comune di Caivano) “il ruolo del commercialista è fondamentale sia per aiutare i responsabili e i sovraordinati nelle attività, sia per il controllo della parte gestionale nella fase di programmazione. Nei comuni sciolti ai sensi dell’articolo 143 del Tuel (conseguente a fenomeni di infiltrazione e di condizionamento della criminalità organizzata) la legalità è fondamentale e la garanzia che una commissione straordinaria è quella di avere tutti i sovraordinati e il collegio dei revisori che viaggiano nella stessa direzione”.
Salvatore Massi, segretario generale del Comune di Caserta, ha sostenuto che “la figura del commercialista nell’ambito di un’amministrazione comunale riveste un ruolo centrale perché ha un duplice aspetto: revisore dei conti (supporto nella fase di indirizzo e controllo sulla correttezza delle poste contabili di bilancio e del conto consuntivo) ed esperto per rendicontazione, corretta imputazione dei finanziamenti legati alle progettualità del PNRR “.
“La verifica della riscossione all’interno di un ente locale è particolarmente delicata e il ruolo dai dottori commercialisti rappresenta una fase importante anche al fine di mantenere gli equilibri nel lungo periodo. È fondamentale effettuare corsi di aggiornamento in maniera costante perché la normativa è in continua evoluzione”, ha rimarcato Marco Gagliarde (responsabile finanziario del Comune di San Marcellino).
Per Ortensio Fabozzi (dottore commercialista) “consulenti e revisori dei conti sono le ‘sentinelle’ territoriali che studiano le situazioni finanziarie in stretto contatto con i Consigli Comunali e la Corte dei Conti, suggerendo soluzioni efficaci per evitare di compromettere la reale esigenza economica dell’ente”.
La chiusura dei lavori è stata affidata ad Angela Arsenti, presidente della Commissione Enti locali dell’Odcec Napoli Nord.