(Teleborsa) – Nel 2022, delle 4.416 strutture, aperte al pubblico, tra musei, gallerie, aree archeologiche e monumenti e complessi monumentali pubblici e privati che si trovano in Italia, 1.740, pari a quasi quattro su 10 (39,4%), sono localizzate nei Comuni delle Aree Interne. I Comuni delle Aree Interne con almeno un museo, un monumento o un sito archeologico sono 1.110, pari al 29,0% dei Comuni appartenenti a questo insieme e al 14,0% del totale dei Comuni italiani. La maggioranza di questi centri ha una popolazione inferiore ai 5mila abitanti. È quanto è emerso da un focus di Istat dedicato al patrimonio culturale dedicato ai territori caratterizzati da marginalità e difficoltà nella disponibilità di beni e servizi fondamentali.
Complessivamente nelle Aree Interne risultano presenti e aperti al pubblico un luogo del patrimonio culturale ogni 100 km quadrati, e 1,3 ogni 10mila residenti. Nella maggioranza dei casi si tratta di gallerie d’arte e collezioni artistiche (77,9%); meno diffusi i monumenti storici musealizzati (13,9%) e le aree archeologiche (8,2%).
I luoghi del patrimonio delle Aree Interne sono soprattutto musei etno-antropologici (19,2%), archeologici (17,6%), di scienze naturali o tecnologiche (17,0%) e musei tematici (14,9%). Tra i complessi monumentali, prevalgono castelli e costruzioni fortificate (35,7%), e chiese ed altri edifici religiosi (33,2%).
Un terzo dei luoghi del patrimonio culturale (33,5%) è stato aperto al pubblico per più di sei mesi; la larga maggioranza delle strutture (78,5% del totale) è stata accessibile con orario prestabilito almeno 6 giorni a settimana (54,1%). Inoltre, in linea con la media nazionale, il 42,6% dei luoghi del patrimonio culturale delle Aree Interne è a ingresso completamente gratuito.
Nel 2022, hanno scelto di visitare luoghi del patrimonio culturale delle Aree Interne circa 13,8 milioni di persone: il 12,8% del totale dei visitatori dell’intero patrimonio culturale italiano. Mediamente ogni struttura delle Aree Interne ha registrato oltre 8mila visitatori, a fronte di un valore medio annuo di circa 25milavisitatori a livello nazionale. Significativa la quantità di visitatori stranieri – quasi 4,3 milioni, pari al 31% del pubblico totale dei luoghi del patrimonio nelle aree Interne – ma inferiore a quella rilevata a livello nazionale, che raggiunge il 41%.
Il personale complessivamente impiegato nei luoghi del patrimonio culturale delle Aree Interne è di quasi 12mila unità, mediamente circa 7 addetti per ogni struttura: valore significativamente inferiore alla media nazionale, pari a 12 addetti per museo. Dell’organico impiegato, il 40,9% è composto da risorse Interne, il 34,6% da volontari, il 17,3% proviene da ditte esterne, mentre il 10,7% è formato da consulenti e professionisti. Esigua la quota di personale mobilitato e acquisito attraverso il servizio civile (5,2%).
Le fonti di finanziamento dei luoghi del patrimonio che si trovano nelle Aree Interne sono diverse: il 47,4% beneficia di contributi e finanziamenti pubblici, il 37,0% si avvale dei proventi generati dai servizi aggiuntivi, il 22,0% trae sostegno da sponsorizzazioni e donazioni private. Se avesse la possibilità di beneficiare di finanziamenti aggiuntivi, la maggioranza delle strutture (44,6%) li investirebbe in campagne di informazione e comunicazione, e il 25,7% li utilizzerebbe per rafforzare le attività in collaborazione con gli enti locali, le istituzioni scolastiche e le associazioni.