(Teleborsa) – L’OPEC ha deciso di stringere i controlli sui suoi membri in merito agli impegni presi per tagliare la produzione di petrolio. L’indiscrezione arriva da due fonti interne citate da Cnbc che ha sottolineato come il mancato rispetto degli accordi continui a creare problemi alle intenzioni dell’organizzazione quando decide di ridurre la produzione di petrolio. La scorsa settimana i prezzi del petrolio sono infatti continuati a scendere spinti in basso anche da un rapporto del Financial Times che evidenziava come l’Arabia Saudita avrebbe sofferto una situazione di greggio a prezzi troppo bassi.
A preoccupare, sopratutto, è la sovrapproduzione – ormai più volte ripetuta – da parte di due grandi membri dell’OPEC, cioè Iraq e Kazakistan. Anche la Russia – membro esterno aggiunto per cui si parla di OPEC+ – in passato avrebbe superato a volte la quota assegnatagli di produzione di greggio.
Gli accordi prevedevano che otto membri dell’OPEC+ – tra cui l’Arabia Saudita – dovrebbero iniziare a tagliare 2,2 milioni di barili al giorno a partire da ottobre ma poche settimane fa è stato deciso di spostare il via ai tagli a dicembre. Sono previsti poi altri due tagli alla produzione nel corso del 2025 quando dovrebbero arrivare a produrre un totale di 39,725 milioni di barili al giorno.
Gli stessi otto membri hanno deciso di avviare dei tagli alla loro produzione di ulteriori 1,7 milioni di barili al giorno per tutto il 2025, anche su base volontaria.