(Teleborsa) – La Cabina di regia sul PNRR ha fatto il punto oggi sulla Missione Salute, verificando lo stato dell’arte degli interventi in sede territoriale. Erano presenti a Palazzo Chigi il Ministro per gli Affari europei, il PNRR e le politiche di coesione Tommaso Foti, il Ministro della Salute Orazio Schillaci, i presidenti delle regioni ed i rappresentanti della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
La Cabina di regia Salute prevede un monitoraggio rafforzato degli investimenti finanziati dal PNRR, con le regioni parte attiva in qualità di soggetti attuatori, e si inserisce nell’ambito del negoziato con la Commissione europea per gli aggiustamenti finalizzati alla completa attuazione del Piano.
Nel corso della riunione, è stato fatto il punto sulla messa a terra di opere strategiche, al fine del conseguimento degli obiettivi previsti nella nona e nella decima e ultima rata del PNRR, come l’attivazione degli Ospedali e delle Case di Comunità, le grandi apparecchiature sanitarie, gli interventi di riqualificazione e di messa in sicurezza degli edifici e la digitalizzazione dei DEA di I e II livello. Tutti interventi finalizzati al potenziamento del sistema sanitario nazionale.
Al centro della riunione, gli investimenti strategici per rafforzare le cure primarie, per velocizzare le prestazioni e per migliorare l’assistenza territoriale, che impegnano le regioni, in qualità di soggetti attuatori, a concludere gli interventi programmati.
Al fine di agevolare le regioni nella verifica dei cronoprogrammi e nel conseguimento degli obiettivi programmati, è stata predisposta un’attestazione per asseverare lo stato di attuazione e il raggiungimento degli obiettivi e dei traguardi del Piano. Questo sistema consentirà alle regioni di indicare eventuali profili di attenzione legati alle specificità attuative delle proprie misure e di rappresentare possibili soluzioni ed azioni mirate al conseguimento degli obiettivi previsti.
Frattanto, i dati ufficiali 2024 confermano l’attivazione di 480 Centrali Operative Territoriali, delle prime Case e Ospedali di Comunità aperte sull’intero territorio italiano e di circa 2.500 grandi apparecchiature sanitarie, che risulteranno determinanti per ridurre i divari territoriali e per efficientare le prestazioni erogate dal sistema sanitario nazionale.