(Teleborsa) – Investimenti in capitale di rischio per le startup tecnologiche al centro del dibattito della seconda edizione di “Roma Venture Forum 2024” organizzato dall’associazione dell’ecosistema di innovazione della Capitale, Roma Startup, insieme a SACE.
“Oggi, ci incontriamo con il mondo del Venture Capital e non è la prima volta che lo facciamo. Siamo ormai da tempo partner di fondi di startup e di acceleratori di imprese e startup innovative. Ci incontriamo oggi per discutere ancora quanto e cosa le istituzioni devono fare per supportare al meglio questo segmento”, dichiara Antonio Frezza, Chief Marketing, Sales PMI and Property Solutions Officer di SACE.
“Un segmento importantissimo per il mantenimento della competitività del nostro paese. Perchè, investire in innovazione, significa restare e diventare più competitivi. Un numero per tutti: chi investe in innovazione esporta tre volte in più di un’azienda che non lo fa. Questo indice ci da la spinta ad essere noi come istituzione, come SACE, vocata all’export e allo sviluppo del sistema Italia a essere premiata in questo segmento. Lo vogliamo fare con strumenti vocati alle startup perchè sono imprese e la nostra mission è supportare le imprese. Lo vogliamo fare, e lo vorremo fare ancora di più, con strumenti a supporto dei Venture Capital, che sono a oggi lo strumento per stimolare la concorrenza e per stimolare l’innovazione, perchè si inseriscono in un momento dell’idea delle imprese che difficilmente hanno l’accesso alla liquidità e non avendo un track result creditizio e un business case già validato è un modo alternativo di accedere alla liquidità e di stimolare la loro crescita”, conclude Frezza.
Dalle azioni per la attrazione di operatori classe internazionale a Roma per fare sinergia alle prospettive e strategie per il Venture Capital passando dalla finanza tradizionale alla finanza innovativa. L’incontro, ha dato voce ai vari protagonisti de settore.
“Come finanziare questa innovazione? Bisogna passare da un modello più basato sul debito verso modelli basati sul mercato dei capitali, con nuovi attori, come ad esempio il Venture Capital. Poi, si è parlato dell’idea di poter avere una cluster di prossimità a Roma sul Venture Capital, e credo che sia un elemento estremamente rilevante perchè a Roma ci sono un insieme di elementi che vanno dalla qualità delle risorse umane, e lo posso dire per esperienza diretta avendo gestito Leonardo, vanno alla presenza di grandi aziende industriali e pubbliche, vanno alla presenza di istituzioni che hanno un forte focus sul tema innovazione”, aggiunge Alessandro Profumo, Rialto Ventures.
“L’Italia negli ultimi anni ha fatto grandi progressi nella crescita del venture capital e del private equity“, prosegue Gelsomina Vigliotti Vice Presidente della BEI – Banca Europea per gli Investimenti. “Siamo ancora indietro rispetto ad altri paesi europei, ma appunto, i tassi di crescita registrati negli ultimi anni testimoniano la vivacità e la dinamica di questo settore. Pensiamo che tutti gli elementi messi in campo, sia dal legislatore ma anche da attori istituzionali, come la Cassa Depositi e Prestiti, siano importanti per sviluppare sempre di più questo settore che sarà un pò alla base della crescita e della competitiva anche dell’Italia in Europa e nel mondo”, conclude Vigliotti.