(Teleborsa) – Con l’approvazione del Decreto Legge 71 del 31 maggio 2024 arrivano alcune novità importanti per il modo della scuola, ma secondo il sindacato Anief non sono tutte positive.
Fra i punti più controvarsi quello sulla continuità didattica su posti di sostegno che sarà garantita su richiesta delle famiglie, con la conferma del docente di sostegno dell’anno precedente, previa valutazione del dirigente scolastico e nell’interesse dell’alunno. Una scelta che Anief contesta, sostenendo che l’unica modalità per garantire la continuità sia la stabilizzazione dei docenti di sostegno su tutti i posti in deroga (oltre 70.000) che oggi vengono assegnati solo ai supplenti.
Quanto ai Concorsi PNRR, i posti saranno assegnati con riserva e nel frattempo coperti da graduatorie di istituto. L’Anief aveva chiesto invece che venissero considerati tutti gli idonei dei concorsi precedenti per il reclutamento e che sia ripristinato il doppio canale di reclutamento con assunzioni automatiche oltre a quelle derivanti dai concorsi troppo lenti e che non soddisfano la necessità di copertura dei posti.
In materia di formazione iniziale è prevista l’attivazione dei corsi Indire su sostegno 30 CFU fino al 31 dicembre 2025 aperti a chi ha prestato 3 anni di sostegno negli ultimi 5 nel medesimo grado su scuole statali o paritarie. Anief aveva chiesto l’estensione della platea per servizio prestato negli ultimi dieci anni.
Sono stati regolamentati i titoli per l’accesso al posto di educatore per infanzia e c’è stato un aumento del fondo inclusione, incrementato di 4.460.000 euro per l’anno 2024, di 213.462.224 euro per l’anno 2025, di 158.427.884 euro per l’anno 2026 e di 108.427.884 euro annui a decorrere dall’anno 2027.
Sono state risolte le situazioni dei docenti in ruolo con riserva da concorso 2016 o con revoca/risoluzione del contratto e dei docenti che hanno superato le prove suppletive dei concorsi 2020. I docenti del concorso 2016 sottoscrivono, con precedenza rispetto alle immissioni in ruolo nell’anno scolastico 2024/ 2025, un contratto annuale di supplenza sui posti vacanti e disponibili, durante il quale devono acquisire, in ogni caso, 30 CFU. Manca all’appello ancora la risoluzione per i docenti della scuola primaria immessi in ruolo con riserva e successivamente licenziati, che Anief aveva chiesto di risolvere.
Previsto per gli ATA anche un contingente di 242 unità di collaboratori scolastici e di 721 assistenti amministrativi e assistenti tecnici, da assegnare agli Uffici Scolastici Regionali con l’istituto del comando.
Per l’Integrazione alunni stranieri nei limiti delle risorse di organico disponibili a livello nazionale, può essere disposta l’assegnazione di un docente dedicato all’insegnamento dell’italiano. Sarà definito inoltre con decreto il numero delle classi con un numero di studenti stranieri neo-iscritti e privi di competenze linguistiche di base superiore al 20% per classe. L’Anief continua a sostenere che servano meno alunni per classe – massimo venti – per affrontare queste emergenze.
Per i Dirigenti scolastici per l’anno scolastico 2024/2025 saranno resi disponibili il 100% dei posti vacanti in ogni Regione, ad eccezione dei contingenti regionali dei concorsi ordinari. Inoltre, nelle Regioni dove le procedure concorsuali non si concluderanno in tempo utile per le immissioni in ruolo per l’anno scolastico 2024/2025, sarà previsto un contingente aggiuntivo pari al 50% del contingente regionale del concorso ordinario.
Novità anche sulla validità delle graduatorie del personale scolastico selezionato per l’estero: avranno validità di nove anni.
Tra le disposizioni approvate c’è anche quella sui prossimi concorsi a cattedra per nuovi docenti: lo sbarramento per l’accesso all’orale sarà fissato al triplo dei posti disponibili, con un punteggio minimo che potrebbe superare i 70/100.
È stata infine eliminata la procedura di “call veloce” per l’assunzione di docenti e personale educativo e affidata a un decreto ministeriale la formulazione dei criteri per la ripartizione del Fondo valorizzazione tutor, orientatori, coordinatore di sostegno, nelle more dell’avvio della contrattazione collettiva nazionale e comunque per l’anno scolastico 2024/2025.