(Teleborsa) – Via libera definitivo dal Senato al dl ‘salva-casa‘. L’Aula di Palazzo Madama ha confermato la fiducia al governo posta sul provvedimento con 106 voti a favore, 68 contrari e un’astensione. Non essendo intervenute modifiche rispetto al testo approvato in prima lettura alla Camera, il decreto è, dunque, convertito in legge.
Il provvedimento, nato su iniziativa del ministro per le Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini, introduce norme urgenti per la semplificazione edilizia e urbanistica. Sanatoria per lievi irregolarità edilizie, ma anche per “variazioni essenziali” con il superamento della doppia conformità e sanzioni ridotte; via libera ai micro appartamenti; procedure semplificate per il cambio di destinazione d’uso, anche per locali al piano terra e seminterrati Tra le altre novità: la possibilità di recuperare i sottotetti anche se non sono rispettate le distanze minime tra gli edifici; l’aumento della “tollerabilità” per le superfici in più che vengono realizzate rispetto al progetto; la proroga fino a 240 giorni per la demolizione di un immobile abusivo qualora il residente sia un cittadino fragile.
“Il decreto-legge sulle semplificazioni edilizie e urbanistiche, ora definitivo, risponde ad esigenze dei proprietari di casa e dell’intero settore immobiliare. L’auspicio è che raggiunga presto gli sperati effetti di stimolo al mercato delle compravendite, ma anche di ausilio agli interventi di riqualificazione degli edifici”, sottolinea Giorgio Spaziani Testa, Presidente di Confedilizia
“Nel corso del dibattito parlamentare, specie da parte dell’opposizione, si è a più riprese invocato il varo di misure finalizzate ad aumentare l’offerta abitativa, soprattutto in affitto e in particolare a canone calmierato”.
“Al proposito, facciamo appello a tutte le forze politiche affinché condividano una proposta molto concreta della Confedilizia: azzerare l‘Imu per le case date in locazione attraverso i contratti a canone concordato. Una misura che, specie se accompagnata da un’accelerazione delle procedure di rilascio, rappresenterebbe un efficace incentivo all’immissione sul mercato di migliaia di abitazioni attualmente destinate ad altri scopi”.
Per il capogruppo del Pd Francesco Boccia il decreto “contiene evidenti sanatorie e condoni in materia di edilizia residenziale, una vera e propria deregulation. Nessuna norma che riguardi una politica per la casa o investimenti sull’edilizia pubblica. Niente che riguardi la rigenerazione urbana. L’ennesima furbata, un’altra strizzata d’occhio ai furbi. Per questo motivo troviamo grave che il ministro Salvini, sponsor di questo decreto, non abbia trovato il coraggio di metterci la faccia e di venire a difendere il suo ennesimo condono nelle aule parlamentari”.